La recensione di Nella bolla, in uscita su Netflix il 1 aprile

Se può esistere qualcosa di vicino alla serie tv italiana Boris nel cinema americano forse è Nella bolla, film sul cinema di Judd Apatow, prolungamento di Funny People nel settore della produzione di grandi film e parabola sfiduciatissima sul mondo produttivo che per tipo di ironia ricorda il cinismo e il nichilismo della serie italiana. La pandemia è solo una scusa, una maniera per mettere i personaggi (attori, registi e tecnici di una troupe) in un luogo confinato e farli esplodere sotto i colpi di una produzione senza nessuna pietà, espressione della più bieca etica da corporation che sembra una deviazione moderna ma in realtà è la continuazione di mille produttori cinici raccontati, ironicamente, da Hollywood fin dagli anni ‘30. Nulla di realmente aderente ai nostri anni se non per tutti i piccoli dettagli e citazioni di affari, questioni e problemi del nostro tempo.

È ad esempio una questione eminentemente moderna quel...