C’è una storia vera dietro questo film del 2008 che ci arriva in Italia con 7 anni di ritardo, quando tutti gli attori che lo interpretano sono ormai più vecchi e in posizioni diverse della loro carriera rispetto a quando lo hanno girato. È una specie di viaggio nel tempo Nothing but the truth.
E dire che è un bel film, ben scritto e ben adattato dalla realtà, con la sapienza di prendere lo spunto morale (cioè ciò che impressiona, che qualcuna davvero abbia resistito come la protagonista) ma saper deviare dal realismo quando serve di fare fiction, di aumentare, sottrarre o giocare con le convenzioni del cinema. Soprattutto Nothing but the truth è un film scritto con grandissimo equilibrio da Rod Lurie, probabilmente il suo primo script così teso, preciso e misurato.
La storia è quella di una giornalista che incastra una spia della CIA e ne rivela l’identità in un articolo. La scoperta le è venuta da una fonte che non intende rivelare (come l’etica giornalistica impone...
Con un perfetto equilibrio tra realtà dei fatti e deviazioni da essa Nothing but the truth centra la grande epopea idealistica sul corpo di Kate Beckinsale
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