La recensione di Omen – L’origine del presagio, il film prequel di The Omen, in sala dal 4 aprile

Bastano pochi minuti per capire che Omen – L’origine del presagio non è un film come gli altri, che non c’è quella medesima trascurata sciatteria che domina prequel o sequel a basso costo degli studios (per i quali spendere poco equivale ad avere uno scarso interesse). Quando la protagonista arriva all’aeroporto di Roma (posizionato all’EUR) ed è chiaro che il film sta riprendendo l’inizio di Toby Dammit, l’episodio di Federico Fellini del film collettivo Tre passi nel delirio, non è solo impressionante che Akasha Stevenson lo conosca, ma soprattutto che, con tutte le tare di un film moderno, riesca a riprendere quella scena, quella luce, quei toni e quell’atmosfera!

È l’introduzione a un film che sarà tutto una lotta titanica condotta da una regista al suo esordio contro una sceneggiatura (alla quale ha contribuito) dozzinale e piena di cliché ripetuti senza voglia.