La recensione di Ritorno a Seoul, il film di Davy Chou in uscita nelle sale dall’11 maggio

Pochi minuti dentro il ristorante in cui si apre Ritorno a Seoul e nel quale conosciamo i personaggi principali e già si viene investiti da una qualità intima coinvolgente. Sta tutta nello stile naturalistico della recitazione (almeno all’inizio) e soprattutto nelle scelte di fotografia, la vicinanza ai volti e lo scarso spazio per gli sfondi se non quando indispensabile, i colori decisi e una dedizione evidente alle persone e al linguaggio del corpo. Davy Chou è concentratissimo su questa scena che è cruciale anche se la prima, è quella che imposta tutto. Parte in media res, con questa ragazza dai lineamenti coreani ma in realtà francese che a quanto pare è in viaggio a Seoul e ha conosciuto un’altra ragazza (locale) che parla francese, ora si è aggiunto anche un altro coetaneo e cominciano a coinvolgere i tavoli intorno. È una scena lunga piena di diverse risate, cibo, alcol, balli e inf...