C’è subito una domanda dietro questo quarto film sul personaggio di Frank Martin: The transporter è un format superiore al protagonista che l’ha incarnato nei primi tre film? Può vivere da solo con altri attori? A giudicare dagli esiti della serie TV se ne potrebbe discutere, a guardare i film non c’è dubbio. The Transporter è una saga sensata e interessante non certo per la trama ma per Jason Statham, allo stesso modo in cui un’altra produzione Besson come Taken non trae la sua forza dalla propria idea, quanto da Liam Neeson. L’autista dei criminali che in sè è una macchina da guerra e ogni volta viene coinvolto suo malgrado in rocamboleschi piani di distruzione/salvataggio, non ha niente di interessante, nulla, è una scusa come un’altra per avere molti inseguimenti e molte scene d’azione. La qual cosa va bene unicamente avendo una chiara idea di come riprenderli e montarli, unita ad un corpo che sia in grado di reggerle. Altrimenti svela ciò ...