La recensione di Uno splendido disastro, il film disponibile su Prime Video dal 5 maggio

A partire da subito, da quando entra in scena lui, Travis (in una specie di finto Fight Club serale in cui ci si mena per la gioia incontenibile di menarsi), e lei, Abby, si eccita perché vede questo affascinante sconosciuto essere brutale ma fare anche il tenero con lei (in un misto di sorrisi e schizzi di sangue che in sé è l’immagine migliore di un film terribile), è chiaro che Uno splendido disastro è uno di quei film davanti ai quali mettersi comodi perché lo spettacolo è appena iniziato. E bisognerà lottare con se stessi per non usare il titolo contro il film nella recensione.

Quello che si capisce già dalle prime scene è che Uno splendido disastro rinnega tutti i movimenti femministi degli ultimi anni, si assicura di precisarlo all’inizio, quando all’ennesima spacconeria maschilista di Travis la protagonista dice: “Dove hai vissuto negli ultimi 5 anni?” per pensare di potersi rivolgere così...