La recensione di Wham!, disponibile su Netflix dal 5 luglio

In poco meno di cinque anni, ovvero tra il 1981 e il 1986, gli Wham! di George Michael e Andrew Ridgeley sono nati, si sono evoluti e si sono sciolti. Non senza fare in tempo a lasciare un segno nella musica britannica e a diventare star di fama mondiale, portando il loro pop “escapista” – grazie alle doti compositive di Geroge Michael – a una nuova dimensione.

Questi si potrebbero dire essere i fatti, ma in realtà è più che altro la tesi (con cui si può concordare o meno) che porta avanti Wham!, il documentario diretto da Chris Smith. Utilizzando esclusivamente video d’archivio uniti a immagini tratte da album di ritagli realizzati dalla madre di Michael lungo tutta la carriera del duo (non ci sono teste parlanti, solo voice over di Michael e Ridgley), Wham! arriva alla conclusione celebrativa sopracitata senza dare chissà quali prove, o senza raccontare molto il contesto. Questa è un po’ la pecca, dato il focus ...