Durante la chiacchierata, Malek ha spiegato perché ha trovato il suo Safin così avvincente e interessante da interpretare:
A causa di tutto ciò che ha affrontato, non ha niente da perdere, ed è qualcosa da cui nasce tanto potere. Aveva le migliori abilità scientifiche e tecnologiche tra le mani, non c’era bisogno che fosse un megalomane rumoroso.
Adoravo l’idea che fosse una specie di molla, pronto a scattare all’occorrenza.
Ho sempre amato i cattivi molto riservati, quelli a cui non riesci ad accedere, perché senti la tensione di qualcosa che ribolle dentro di loro ed è così che mi sono sentito tutto il tempo.
Ha sempre avuto il potere e stava a lui decidere quando usarlo. L’ho trovato interessante da interpretare, non ha mai dovuto alzare la voce. Doveva solo far sì che Bond arrivasse da lui.
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