Il quinto episodio di Jessica Jones, intitolato Il panino mi ha salvata, mostra un deciso cambio di impostazione della narrazione della serie TV: poste le fondamenta di una storia abbastanza complessa e intricata che si snoda su almeno due diversi piani temporali, il passato e il presente, è ora giunto il momento in cui l’azione diventa preponderante.

Vi sono diversi aspetti interessanti da analizzare in questo nuovo capitolo dello show, il più importante dei quali è sicuramente la finestra sul passato che viene fornita allo spettatore: difatti l’episodio si apre con un flashback che ci mostra quanto avvenuto diciotto mesi prima, quando Jessica era impaziente di trovare il proprio posto nel mondo. Insoddisfatta dai tanti lavori occasionali, al di sotto delle sue ambizioni e potenzialità, la giovane era solita affogare la sua frustrazione nell’alcol. L’unica fonte di consolazione per la protagonista era la forte e sincera amicizia con Trish Walker, la quale, essendo a conoscenza delle sue abilità, è stata forse la sua prima (e unica) sostenitrice di Jessica nel momento in cui ha deciso di provare a essere una supereroina.

Jessica Jones 07Proprio l’esordio della Jones come paladina della giustizia è al centro della prima parte de Il panino mi ha salvata, ricca di citazioni: durante un brainstorming tra Jessica e Trish infatti, quest’ultima mostra alla sua amica il potenziale costume che potrebbe usare nel corso delle sue missioni. Questo è praticamente identico a quello utilizzato dalla protagonista quando volava nei cieli di Manhattan con il nome di Jewel nella serie a fumetti Alias: tale argomento viene affrontato però con grande ironia nella serie TV, con Jessica che si rifiuta categoricamente di indossare quello che sembra essere, sue parole, un vestito da spogliarellista. Lo stesso nome di Jewel (che richiama la finta gemma del costume) viene suggerito alla protagonista da Trish, la quale afferma: “Potrebbe essere il tuo alias“, in un evidente gioco di parole che fa riferimento alla suddetta serie Marvel Comics che ha introdotto il personaggio di Jessica Jones nell’Universo Marvel a fumetti.

A proposito di costumi, scopriamo come la prima azione da eroina di Jessica sia stata compiuta vestita da un sandwich gigante (per motivi lavorativi) in una divertente sequenza che dà poi origine al titolo dell’episodio.

Tornando nel presente, le indagini di Jessica la portano a comprendere come Kilgrave si sia servito di Malcolm per pedinarla e spiarla quotidianamente: il piano del villain ha infatti un’origine abbastanza remota nel passato, quando questi reclutò il ragazzo, facendolo diventare un tossicodipendente e obbligandolo a seguire i suoi ordini in cambio di una dose. Una volta comprese le dinamiche che portano Malcolm e Kilgrave a incontrarsi ogni giorno, Jessica, Trish e l’agente Will Simpson elaborano un elaborato piano volto alla cattura del criminale per imprigionarlo, estorcergli una confessione e scagionare così la giovane Hope, che nel frattempo non se la passa per nulla bene in carcere. Il suddetto piano non andrà come previsto, soprattutto grazie alla sottile ma profonda intelligenza di Kilgrave, il quale sembra aver calcolato ogni possibilità, trovandone la conseguente soluzione che lo porti a essere sempre vincente.

In questo episodio scopriamo inoltre nuove caratteristiche dell’agente Simpson, il quale nel frattempo ha iniziato una relazione con Trish: è stato un “eroe di guerra”, ha delle effettive conoscenze e capacità in ambito bellico, comprese delle sospette abilità nel campo delle tortura, conosce l’ubicazione di una safe house segreta a New York e il fascicolo del suo passato è “riservato”. Questo personaggio avrà sicuramente molto altro da raccontare, e piano piano ci stiamo facendo una precisa identità su chi potrebbe davvero essere (tenendo presente che il ruolo del Punitore è già stato assegnato all’attore Jon Bernthal, ed esordirà nella seconda stagione di Daredevil). Torneremo sicuramente a parlarne.

Emergono inoltre nuovi dettagli che mettono in forte correlazione la serie televisiva con la fonte a fumetti: abbiamo ulteriore conferma che Jessica ha perso i suoi genitori in un incidente stradale e che i suoi poteri sono misteriosamente emersi a seguito del sinistro. Inoltre, scopriamo come Trish Walker sia stata una bambina prodigio dello showbiz, e come questa avesse in origine i capelli rossi al posto del biondo attuale, dettaglio fisionomico che la rende speculare al suo corrispettivo a fumetti, Patricia “Patsy” Walker, conosciuta anche come la vigilante Hellcat.

Infine, tornando nel passato per mezzo di un ulteriore flashback, assistiamo al primo incontro tra Kilgrave e Jessica Jones, quasi sicuramente orchestrato dallo stesso villain: è in questo momento che ha origine un rapporto distorto e morboso, che continua anche nel presente, con il criminale che mostra un attaccamento ossessivo nei confronti della ragazza.

 

 

 

ALIAS: IL FUMETTO DI JESSICA JONES

LE NOSTRE GUIDE

DIETRO ALLE QUINTE DI JESSICA JONES