The Clone Conspiracy #5, copertina di Gabriele Dell'OttoLa lunga cavalcata sulle montagne russe di Clone Conspiracy è giunta al termine. Nel corso della saga, Peter Parker e il suo antagonista, il clone Ben Reilly, si sono sfidati e hanno sfidato come mai prima d’ora la barriera che separa vita e morte usando le tecnologie della misteriosa corporazione New U per riportare in vita persone care, amici e nemici scomparsi da tempo.

L’interrogativo che tutti si pongono è: a saga conclusa, chi riuscirà a tornare definitivamente dalla morte e chi invece tornerà nella tomba? La risposta che danno Dan Slott e Jim Cheung è più aperta che mai, consentendo letteralmente a ogni figura che ha fatto la sua comparsa nel corso della saga la possibilità di fare ritorno successivamente.

Questa, in estrema sintesi, la sequenza degli eventi: nel numero #4 della miniserie, Reilly lanciava un segnale che avrebbe accelerato la decomposizione dei suoi “redivivi”, annientandoli nel giro di pochi secondi. Quando si apre l’ultimo capitolo della saga, Spider-Man tenta di neutralizzare e contrastare il segnale in questione prima che l’ordine di Reilly giunga a compimento, sfruttando le strutture di comunicazione delle Parker Industries al fine di diffondere il segnale in maniera più capillare possibile.

Poche sono le creazioni di Reilly che si sfaldano in polvere prima dell’intervento salvifico di Spidey, moltissimi sono quelli che invece si salvano o sono semplicemente dati per dispersi.

Il computo delle vittime sicure include Gwen Stacy e Marla Jameson, la cui nuova dipartita avviene “in scena”, mentre Prowler e Jean DeWolff vengono menzionati tra coloro che non ce l’hanno fatta. Tra i sopravvissuti sicuri abbiamo Rhino, che già sappiamo essere una delle figure al centro dell’epilogo post-saga, Clone Conspiracy: Omega.

The Clone Conspiracy #5, anteprima 01

Menzione a parte per i due pesi massimi della saga, Ben Reilly e Otto Octavius: impegnati in un duello mortale mentre tutto intorno a loro si sfalda, anch’essi sembrano essere reclamati dalla decomposizione accelerata che stronca tutte le reazioni. Ma come fa notare Anna Maria Marconi, accorsa sulla scena assieme a Spider-Man, il cilindro che conteneva l’”ultimate template”, il “modello supremo”, è ora vuoto: un corpo ospite perfezionato e potenziato al massimo a cui lo stesso Reilly aveva accennato in precedenza nel corso della saga.

Tutto lascia credere che uno dei contendenti sia riuscito a impossessarsi del ricettacolo in questione e a salvarsi in questo modo. E tutto lascerebbe credere che si tratti d Reilly, visto che è destinato a comparire come protagonista nella sua nuova serie regolare Scarlet Spider, di Peter David e Mark Bagley. 

Ma se Slott, come sempre, avesse ingarbugliato le carte in tavola e avesse invece procurato una via d’uscita a Octavius, salvando Reilly per altre vie? Mai come in questo caso vale il detto “chi vivrà vedrà!”

The Clone Conspiracy #5, anteprima 02

Fatto sta che, a parte i nomi sopra citati, tutti gli altri ospiti di Haven, il rifugio dove Reilly aveva radunato i suoi redivivi, potrebbero benissimo essere sopravvissuti o destinati a fare ritorno: non facendo esplicita menzione del loro fato, Slott si tiene una miriade di porte aperte e di assi nella manica da giocare in un futuro più o meno lontano.

Alla luce di questo epilogo assume tutt’altro significato e importanza lo slogan con cui la saga era stata annunciata agli albori: “dead no more”!

The Clone Conspiracy #5, anteprima 03

 

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Fonte: CBR