Giocarsele tutte molto bene. Non fa centro, non setta nuovi standard, non stravolge il genere di riferimento, ma sa farsi apprezzare, lascia un piccolo segno nella memoria di chiunque lo giochi, dimostra carattere e, a suo modo, originalità.

Il titolo sviluppato da Klabater e WhisperGames sembra il perfetto punto d’incontro tra Machinarium, da cui eredita le meccaniche ludiche classiche di un punta e clicca, e The Binding of Isaac, nel suo creare un’opprimente, asfittica e deprimente allegoria che dipinge e indaga sugli aspetti più oscuri del Medioevo, periodo storico lacerato da continue guerre, pestilenze mortali, dall’insensata caccia alle streghe.

Questi tre flagelli si intrecciano alla perfezione con la vita del povero Harry. Mentre peste e lotte intestine decimano la popolazione, mentre il mondo brucia e corre a perdifiato verso l’apocalisse, per il giovane protagonista di questa blasfema ordalia, tutto finisce davvero quando la sua innamorata viene punita con la morte, per i suo...