E’ menu ricco e invitante per colui che si nutre di inquietudine in salsa videoludica la serie di Project Zero, è portata assai invitante Project Zero: Maiden of Black Water, che arriverà su Wii U il 30 ottobre, e che probabilmente verrà gustato da pochi, perché la base installata, perché la particolarità del gioco, perché la crisi degli sviluppatori giapponesi, perché di cataste di produzioni tutte uguali si lamentano tutti, di comprare e giocare qualcosa di diverso non se ne preoccupa nessuno. Ecco, la produzione congiunta di Koei Tecmo e Nintendo non nasconde chissà quali innovazioni ludiche, né è totalmente estranea a tendenze standardizzanti, ma per il giocatore in cerca di brividi è centro sicuro, per le sue atmosfere così come per il suo gameplay, perché van bene le produzioni indipendenti inquietantissime e spaventosissime, ma si vorrebbe anche giocare, e non con valori produttivi decisamente ridotti.

Ricorrono in Project Zero: Maiden of Black Water quegli ingredienti com...