Justice League: “baffogate”, Christopher McQuarrie spiega in dettaglio cosa è accaduto fra la Warner e la Paramount

Christopher McQuarrie, a quanto pare, è uno che mantiene la parola data.

A inizio luglio, quando la promozione stampa di Mission: Impossible Fallout era appena partita, il filmmaker aveva promesso che avrebbe parlato in dettaglio del “baffogate” durante il podcast di Empire, anticipando che la produzione del film aveva fatto di tutto per cercare di venire incontro alle necessità della Warne Bros.

Ricorderete che nei giorni in cui Justice League era in lavorazione, anzi, nello specifico, durante la lunga sessione di riprese aggiuntive tenuta da Joss Whedon, una questione molto discussa è stata quella relativa ai baffi di Henry Cavill. Dal momento che i reshoot del film si sono sovrapposti agli impegni di Cavill sul set di Mission: Impossible 6, l’attore ha dovuto tenere i suoi baffi e la produzione del cinefumetto DC ha provveduto a rimuoverli digitalmente tramite interventi di post-produzione. Un’operazione non semplicissima, come vi abbiamo spiegato in questo articolo.

Fra l’ironia degli utenti social e quella dello stesso Zack Snyder, a finire sul banco degli imputati sono stati la Paramount e Christopher McQuarrie, il regista di Fallout, accusati di aver quasi agito come “ripicca” nei confronti della “rivale”.

La realtà dei fatti sta, sostanzialmente, a metà strada.

Qualche ora fa, il magazine inglese, ha pubblicato il podcast di cui sopra in cui McQuarrie spiega come è cominciato il tutto:

Allora, il primo giorno di lavorazione arriva da me Henry Cavill che aveva appena finito di girare Nomis. Aveva questa barba e i baffoni che ha poi accorciato fino a ottenere il look che ormai conoscete. Più che Superman, mi ricordava Clark Gable.

Poi Charles Roven, il produttore di Justice League, ha telefonato a McQuarrie per ricevere assistenza in merito alla problematica della sua pellicola chiedendo se Cavill poteva rasarsi per la sessione di riprese aggiuntive del cinecomic. Il regista voleva aiutare il collega, ma, chiaramente, era anche sua intenzione preservare il suo film e si è dunque consultato con Jake Myers, produttore di Mission: Impossible.

Avevamo deciso di lasciare che Henry si rasasse e concedendogli del tempo per farsi ricrescere i baffi. La Warner ci avrebbe pagato le spese necessarie agli aggiustamenti digitali per infoltire i baffi. Il fatto è che dei baffi finti ripresi in primo piano con delle ottiche da 75 millimetri non sembreranno mai null’altro che dei baffi finti in primo piano ripresi con una lente a 75 millimetri.

La cifra necessaria per questi interventi in post-produzione si aggirava intorno ai 3 milioni di dollari, una spesa che la Warner si sarebbe sobbarcata.

È stato a quel punto che la discussione è stata “intercettata” dalle alte sfere della Paramount. Lo studio non aveva alcuna intenzione di mettere in pausa la produzione del suo film per far sì che i baffi di Cavill ricrescessero a prescindere dall’eventuale contributo economico della “rivale”. I problemi di Justice League non erano di loro competenza.

Sappiamo tutti come è finita:

 

 

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

La regia è di Zack Snyder, che ha dovuto lasciare il progetto in piena post-produzione a causa di una tragedia famigliare. Joss Whedon ha supervisionato il film in sua vece.

Alimentato dalla sua rinnovata fiducia nell’umanità e ispirato dal gesto d’altruismo di Superman, Bruce Wayne chiede aiuto alla sua ritrovata alleata Diana Prince, per affrontare un nemico ancora più temibile. Insieme, Batman e Wonder Woman si mettono subito al lavoro per trovare e assemblare una squadra di metaumani pronti a fronteggiare questa nuova minaccia. Ma nonostante la formazione di questa alleanza di eroi senza precedenti – Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash – potrebbe essere già troppo tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.

Il film è uscito nelle sale il 23 novembre 2017.

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