Le modalità del ritorno di Palpatine in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker non sono state approfondite nel film: a colmare questa carenza ci pensa l’adattamento a romanzo di Rae Carson confermando che si trattava di un clone.

Il libro, in uscita il 17 marzo, è stato venduto in anteprima alla C2E2 di Chicago, e così hanno iniziato a trapelare le informazioni su questo particolare, che conferma quanto anticipato dal supervisore agli effetti visivi della ILM Roger Guyett al magazine di settore Cinefex:

Ian McDiarmid aveva un ruolo centrale nei film originali. JJ voleva riportarlo indietro rivelando che Palpatine non era stato completamente distrutto già in Episodio VII. Aveva creato un clone di se stesso e, con l’aiuto dei Sith a lui leali, si era fatto “ricostruire” in una forma frammentata e instabile. Quando Kylo lo incontra, Palpatine non è completamente formato, e dipende da rubi e meccanismi, muovendosi nel suo laboratorio su un meccanismo progettato da Kevin Jenkins. Ha lo spirito del Sith, ma è intrapplato in un corpo incompleto.

Palpatine Cinefex excerpt

 

La tecnologia della sua clonazione si intravede nel film, ma viene spiegata più nel dettaglio nel romanzo. Quando Kylo arriva su Exegol e incontra Palpatine, osserva con attenzione i macchinari cui è attaccato l’Imperatore e riconosce ciò che ha studiato sulle Guerre dei Cloni. A quel punto deduce che lo spirito Sith di Palpatine sia troppo forte per il corpo del clone, e che lo stia facendo decomporre:

Tutte le fiale erano vuote, solo una conteneva del liquido, ma era quasi esaurito. Kylo si avvicinò. Aveva visto quest’apparato prima, quando studiò le Guerre dei Cloni da bambino. Il liquido che fluiva all’interno dell’incubo vivente davanti a lui stava combattendo una battaglia impari per tenere in vita la carne putrida dell’Imperatore.

“Cosa potresti darmi?”, chiede Kylo. L’Imperatore Palpatine viveva, in qualche modo, e Kylo poteva sentire nelle sue stesse ossa che il suo corpo di clone racchiudeva il vero spirito dell’Imperatore. Era un guscio imperfetto, tuttavia, inabile a contenere il suo immenso potere. Non sarebbe potuto durare a lungo.

Il Lato Oscuro della Forza ha sempre avuto effetti sul corpo, causando un decadimento anticipato, motivo per cui i Signori dei Sith spesso appaiono come figure decrepite. Questo spiega perché, nonostante Palpatine si sia fatto clonare, il suo corpo appaia ugualmente cadaverico nel film. Terminate le riserve di liquido rigenerativo, è costretto a rivelarsi.

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Il film di J.J. Abrams è arrivato al cinema il 18 dicembre 2019.

Nel cast tornano Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Billy Dee Williams, Carrie Fisher (grazie a materiale d’archivio) e ovviamente i nuovi protagonisti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd (figlia di Carrie Fisher), Lupita Nyong’o.

Nuovi membri del cast sono Naomi Ackie, Keri Russell e Richard E. Grant.

Scritto da Abrams con Chris Terrio, il film è prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan.

Nella troupe John Williams (colonna sonora), Dan Mindel (fotografia), Rick Carter Kevin Jenkins (scenografi), Michael Kaplan (costumi), Neal Scanlan (creature e droidi), Maryann Brandon e Stefan Grube (montaggio), Roger Guyett (effetti visivi), Tommy Gormley (primo assistente regista) e Victoria Mahoney (regista di seconda unità).

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Fonte: Screenrant

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