Gli Oscar 2014 visti dalla migliore amica di Jennifer Lawrence

Chi meglio della migliore amica modella di Jennifer Lawrence può descrivere con occhi disincantati la notte degli Oscar 2014?

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


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E' alla versione "rinnovata" di MySpace che affida il suo resoconto dettagliato della notte degli Oscar la migliore amica di Jennifer Lawrence, ovvero la modella Laura Simpson, che ha accompagnato l'attrice a seguire la cerimonia nella quale era nominata a una statuetta (poi andata a Lupita Nyong'o).

Un resoconto molto divertente soprattutto perché visto dagli occhi disincantati di chi, evidentemente, non segue con particolare entusiasmo lo Star System e quindi non si preoccupa di sottolineare anche gli aspetti "terra-terra" di uno degli eventi più esclusivi dell'anno.

Inutile dire che uno dei primi episodi citati è quello della rovinosa caduta di Jennifer Lawrence sul red carpet:

Finalmente arriviamo sul red carpet e, non appena usciamo dall'auto, la mia accompagnatrice impazzisce e decide di frenare la sua caduta con la mia Lauren Condrad. La gente impazzisce, scattano i flash, accorre chiunque ma nessuno mi chiede se ho bisogno d'aiuto perché a meno che tu non sia famoso, agli Oscar, sei completamente invisibile. Non mi era mai capitato niente di simile. L'unica volta che qualcuno ti parla è se stai rovinando la sua foto. E i fotografi ti urlano cose tipo "TU CON QUELL'ENORME VESTITO, LEVATI DALL'INQUADRATURA!"

A quanto pare l'ambiente, all'interno, non è molto più interessante:

In pratica nel teatro si sta tutti seduti al buio, mentre vengono annunciate le nomination. Fa caldo e ti senti svenire. Dopo aver aspettato la categoria della mia accompagnatrice, io e suo padre decidiamo di andare al bar e seguire la cerimonia dal monitor dietro al bancone bevendo qualche drink per rendere tutto questo più tollerabile. L'Academy deve veramente mettersi al lavoro per proporre più antipasti.

La Simpson è rimasta comunque molto colpita da alcuni attori:

Un tizio mi prende la borsa, che era caduta dalla poltrona, e... ringrazio Channing Tatum. Il mio abito si impiglia in quello di Jennifer Garner e ci facciamo una risata mentre qualcuno cerca di separarli. La splendida e incintissima Kerry Washington mi chiede se posso darle uno Slim Jim che tengo nella mia borsa, mentre Glenn Close ci mostra i suoi segreti da Oscar: un corsetto fatto a mano e un abito abbastanza lungo da nascondere le scarpe comode.

[...] Andiamo dietro le quinte e incontro Brad e Angelina. Brad Pitt ha un profumo incredibile, qualcosa che non ho mai annusato prima. A quel punto gli chiediamo che acqua di colonia usi, e lui risponde che non ne usa: "Non la utilizzo, immagino sia solo il mio odore". Ho deciso di non credergli altrimenti sarebbe una cosa molto spiacevole per il resto dell'umanità.

All'after-party, la ragazza ha incontrato nientemeno che Bill Murray:

...A quel punto decido di seguire Bill Murray in giro per il party. Lui si gira e guarda verso di me e mi fa l'occhiolino mentre balla "If You Want My Body and You Think I’m Sexy" di Rod Stewart - un momento, realizzo solo ora, al quale ho puntato per la mia intera vita.

Ed ecco, infine, la sua personale classifica della serata:

LA PIU' BELLA
Cate Blanchett: sembra una principessa mitica proveniente da un paese lontano. Le foto non rengono giustizia a questa donna [ndt: anche il sottoscritto condorda dopo averla incontrata un anno e mezzo fa]

Menzione d'onore: I capelli di Jared Leto. Chi te li colora?!

LA PIU' IMPRESSIONANTE

Kerry Washington: Non avevo opinioni su di lei prima di incontrarla, e vorrei che fosse incinta del mio bambino. Slim Jim per sempre, Kerry!

IL MIGLIOR ODORE

Brad Pitt: WTF ragazzo, dovresti fare un profumo tutto tuo da vendere... solo a me.

MIGLIOR VESTITO

Kate Hudson: miglior insieme di glamour e sexy

E

Miss J: già.

Menzione d'onore: L'abito di Tom Ford indossato da Nicholas Hoult

MIGLIOR BALLERINO

Bill Murray: Ti amo più di quanto amo la mia stessa famiglia

PIU' HOLLYWOODIANO

Harvey Weinstein al bar che mi stringe la mano ed esclama "sai chi sono".

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