In una nuova intervista con Insider, il regista di Borat 2, Jason Woliner, ha rivelato che Rudy Giuliani, al centro di una bufera dovuta alla sua apparizione nel film, è sempre stato “l’obiettivo principale” di Borat: seguito di film cinema.

Woliner ha spiegato che l’avvocato di Donald Trump ed ex sindaco di New York City era presente sin dalla prima bozza della sceneggiatura e che la sua “ascesa pubblica” è stata un colpo di fortuna visto che all’epoca delle riprese Giuliani non era una presenza così costante nei notiziari.

Queste le  sue parole:

La cosa folle è questa: Giuliani era il prescelto fin dall’inizio. Rudy era il nome della prima versione del copione che ho letto. Per l’anno e mezzo che abbiamo lavorato al film non era così prominente come ora. Ma all’improvviso prima dell’uscita ha iniziato a far parle di sé.

borat 2 rudy giuliani

Borat Seguito di film cinema: Consegna di portentosa bustarella a regime americano per beneficio di fu gloriosa nazione di Kazakistan è uscito su Amazon Prime Video il 23 ottobre.

In questo sequel Borat non è più il presentatore semisconosciuto kazako del 2006. Oggi tutti sanno chi è, quindi deve andare sotto copertura per intervistare le persone.

Il primo film, Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan, è uscito nel 2006 in America e nel 2007 in Italia. Costato 18 milioni di dollari, ne incassò poi quasi 262 a livello globale.

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