In una lunga intervista con CNBC, Josh D’Amaro ha parlato (tra le altre cose) del flop di Galactic Starcruiser, il costosissimo hotel immersivo di Star Wars che è stato lanciato nel 2022 e ha chiuso i battenti solo un anno dopo.

D’Amaro, a capo della divisione Experiences (una volta nota come “parchi, esperienze e prodotti di consumo”), ha spiegato cosa non ha funzionato nell’esperienza immersiva che trascinava i visitatori in una storia interattiva lunga 48 ore ambientata nel mondo di Guerre Stellari:

Era qualcosa che non era mai stato fatto prima. Era difficile anche solo da spiegare al pubblico, e penso che sia stato molto coraggioso da parte nostra muoverci in quell’ambito. Questo dimostra, a mio avviso, quanto gli Imagineering siano al loro meglio ancora oggi.

La struttura offriva un’esperienza interattiva di 48 ore in sorta una di “crociera galattica” di due notti sull’astronave Halcyon. Nonostante sia stata molto apprezzata dai visitatori, l’esperienza aveva costi proibitivi: alcuni pacchetti famiglia arrivavano a quasi 6000 dollari, decisamente fuori dalla portata del fan medio di Star Wars. Per il team di D’Amaro è stata un’esperienza molto istruttiva:

Sono lezioni che abbiamo imparato e che applicheremo alle prossime esperienze, che non abbiamo ancora annunciato.

Ricordiamo che la Disney ha annunciato investimenti per 60 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni nei propri parchi in giro per il mondo, programmando espansioni e nuove attrazioni. Dopo un crollo nei ricavi del 35% nel 2020, e un ulteriore calo del 3% nel 2021 a causa ovviamente della pandemia, negli ultimi tre anni la divisione Experiences è tornata a crescere arrivando a ricavi record nel 2023, pari a 32.5 miliardi di dollari. È diventata la divisione più performante della Disney, toccando il 36% dei ricavi totali dell’azienda e il 70% del reddito operativo (la divisione entertainment rappresenta il 45% dei ricavi ma solo l’11% del reddito operativo).

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