In occasione dell’annuncio della lineup del Festival di Venezia, il direttore artistico Alberto Barbera ha rilasciato un’intervista con i principali trade internazionali commentando in particolare la situazione del doppio sciopero degli attori e degli sceneggiatori di Hollywood che ha causato lo slittamento del film d’apertura, Challengers di Luca Guadagnino, e verosimilmente causerà un red carpet molto meno affollato di star del solito.

Come anticipato in conferenza stampa, Barbera ha spiegato di essere riuscito ugualmente a ottenere la maggior parte dei film americani che desiderava avere in lineup, a eccezione appunto di Challengers:

L’unica discussione veramente difficile è stata quella con Amazon e MGM sul film di Luca Guadagnino. Erano molto ansiosi fin dall’inizio. Hanno passato una settimana a discuterne, e lo abbiamo fatto anche io e Luca. Luca ha cercato di convincerli a prendere una decisione diversa. È stato difficile e complicato, ma giovedì pomeriggio Sue Kroll (capa del marketing di Amazon) mi ha chiamato per riferirmi la decisione. Abbiamo cercato un altro film d’apertura in corsa. Ci dispiace aver perso Challengers, perché è un film spettacolare. Alla fine erano convinti che lanciare il film senza il supporto di Zendaya avrebbe penalizzato le sue prospettive commerciali.

Barbera conferma poi che tutti i film erano già stati invitati prima dell’inizio dello sciopero, e che sebbene all’inizio gli studios fossero nel panico, dopo una serie di riunioni sono arrivate tutte le conferme. Ma alcuni film non c’erano fin dall’inizio, come Assassinio a Venezia e Dune: parte 2

La Warner Bros. mi aveva detto già a febbraio che Dune: Parte 2 non sarebbe stato pronto. E per quanto riguarda Napoleone, il film non è ancora totalmente pronto, inoltre Apple non era particolarmente entusiasta di venire a Venezia. Il budget sembrava fosse un problema. Non ho compreso completamente il motivo. Spero di incontrarli presto e trovare un accordo per la prossima volta. E credo che nemmeno Blitz fosse pronto. Per quanto riguarda Assassinio a Venezia, meglio parlarne con la Disney. Ne abbiamo discusso, ma alla fine hanno deciso che non fosse il caso di venire qui.

Per quanto riguarda gli attori che saranno al Festival, potrebbero esserci delle “dispense” da parte della SAG:

L’impatto dello sciopero su Venezia sarà limitato, alla fine è relativo solo agli attori che non possono partecipare perché hanno dei film con i grandi studios o streamer. […] Bradley Cooper non ci sarà se lo sciopero sarà ancora in corso. Mi ha chiamato per dirmi che vuole veramente che Maestro sia al festival, ma che lui non potrà esserci per via dello sciopero: non vorrebbe mai fare qualcosa di male verso il sindacato o i suoi colleghi. […] Se le produzioni dovessero ottenere delle dispense dalla SAG, allora potremmo comunque avere una bella lineup di attori. Ma per il momento nessuno ci ha informato di accordi.

Per quanto riguarda l’inclusione di registi “controversi” come Woody Allen o Roman Polanski, Barbera ribadisce quello che dice da anni, e cioé di non avere dubbi nell’invitare autori come loro:

Nessun dubbio. Abbiamo invitato Roman tre anni fa e ha vinto il Gran Premio della Giuria con il suo film. Perché dovremmo avere dubbi quest’anno, se l’ultima volta è andata così bene? Non è cambiato nulla. Il dibattito non è cambiato. Siamo fermi in questa situazione inutile che non ha alcun senso, dal mio punto di vista. Roman ha ammesso il suo comportamento e ha accettato che fosse sbagliato. La vittima lo ha perdonato più volte. Perché dobbiamo continuare ad attaccare un maestro del cinema ottantanovenne?

Polanski non sarà però al festival:

Non può viaggiare per via dell’accordo di estradizione tra Italia e Stati Uniti. Le situazioni di Woody Allen e Luc Besson sono diverse. Allen non è stato trovato colpevole di nulla, e la maggior parte delle indagini si sono svolte negli anni novanta. Il caso di Besson è stato recentemente archiviato da una corte francese e lui è stato scagionato. Stiamo discutendo di cose che non esistono. Come festival, la mia posizione è che dobbiamo imparare a fare una distinzione tra il comportamento dell’artista e l’arte stessa. Altrimenti dovremmo riconsiderare l’arte dei secoli passati.

Mentre Allen ci sarà:

Sì, non sono sicuro che farà interviste, ma Woody Allen verrà sicuramente alla premiere del film.

Trovate tutte le informazioni sul Festival di Venezia nella nostra scheda.

Fonte: Deadline, Variety

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