Anche se siamo ancora in attesa del primo trailer di Killers of the Flower Moon, la nuova pellicola diretta da Martin Scorsese, sappiamo che il film, prima di arrivare in streaming esclusivo su Apple TV Plus, sarà distribuito nei cinema di tutto il mondo il prossimo ottobre e che, fra qualche settimana, avrà la sua premiere mondiale al festival di Cannes, dove sarà presentato fuori concorso.

Il lungometraggio si basa sul libro Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI scritto da David Grann. Ed è proprio Grann che, dalle pagine di Vanity Fair, ha potuto parlare un po’ di questo progetto che si preannuncia monumentale raccontando anche la sua visita sul set del kolossal di Martin Scorsese.

Uno degli aspetti più importanti e rilevanti nel processo di sviluppo del film non aveva a che fare tanto con il mio coinvolgimento, quanto con quello dei membri della Nazione Osage. Fin dalle fasi iniziali, il capo Osage Geoffrey Standing Bear ha nominato svariati ambasciatori cinematografici della nazione e del governo affinché lavorassero con il team del film. Da quanto ho avuto modo di capire, è stata una collaborazione in cui ci si è impegnati davvero insieme alla Nazione Osage nello sviluppo della storia, girando anche nelle location significative. Svariati Osage hanno poi recitato nella pellicola.

Svariate settimane fa, l’attrice Lily Gladstone, che fa parte del cast del film, ha parlato proprio di questa collaborazione spiegando come la collaborazione con la Nazione Osage abbia influenzato Killers of the Flower Moon (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Tornando alla chiacchierata di Grann con Vanity Fair, lo scrittore parla anche della sua visita sul set:

Ho visitato il set per qualche giorno. E, ribadisco, sono rimasto davvero colpito per come siano riusciti a dare vita a queste figure storicamente esistite catturando la verità dietro alle loro storie. Leonardo DiCaprio sembra essere stato perfettamente in grado di afferrare la natura di Ernest Burkhart, nonché il livello di complicità del suo personaggio e di questo sistema diabolico. E, per quel poco che ho visto, Lily Gladstone dà vita a Mollie con grande sensibilità e potere emotivo. Sono rimasto davvero molto colpito dall’impegno e da quante ricerche sono state fatte da Scorsese e dal cast per capire al meglio tanto le parti quanto la storia alla base. Erano voraci, sembravano quasi degli storici immersi come erano nella ricerca di trascrizioni, documenti, nel loro voler parlare direttamente con i discendenti delle persone che hanno vissuto quei fatti e con i membri della Nazione Osage. Un esperto di lingua Osage ha lavorato con gli attori per assicurarsi che lo parlassero e capissero bene. Ho assistito a una scena in cui il consiglio tribale della Nazione Osage stava parlando e credo che loro stessi abbiano contribuito in larga parte ai dialoghi. Chiunque lo vedrà lo troverà sicuramente mozzafiato e potente.

Killers of the Flower Moon, il nuovo film di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio, Robert De Niro, Lily Gladstone, Jesse Plemons e John Lithgow, racconta la storia dell’assassinio di numerosi membri della Osage Nation, una zona ricca di insediamenti petroliferi; una misteriosa serie di crimini brutali che divennero noti come “il regno del terrore di Osage”.

Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda!

FONTE: Vanity Fair

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