Da qualche giorno, è disponibile in streaming su Disney Plus Once Upon a Studio, un cortometraggio animato originale Walt Disney Animation Studios realizzato a margine delle celebrazioni per i 100 anni della major (GUARDA IL TEASER TRAILER).

Per l’occasione, Comicbook ha intervistato i registi Dan Abraham e Trent Correy, che hanno parlato lungamente del progetto, a partire dal suo obiettivo:

Abraham: Abbiamo detto fin dall’inizio che volevamo che fosse come una riunione di famiglia a cui si volesse andare. Era davvero molto importante per noi che i personaggi apparissero e fossero percepii esattamente come nei loro film. Il tempo trascorso con ognuno di loro è così breve che volevamo che le persone si riunissero con i loro amici. Questi personaggi significano molto per le persone, che hanno i loro preferiti, che hanno una sorta di proprietà su chi si relazionano e perché, e un ricordo fondamentale della loro infanzia e tutto il resto. Quindi volevamo rendere un servizio a tutti i fan che volevano riunirsi con i loro amici.

Correy: Vorrei aggiungere che abbiamo lavorato duramente per cercare di rappresentare tutto, da Biancaneve al nostro prossimo film, Wish, in arrivo quest’anno, e credo che l’obiettivo del cortometraggio sia sempre stato quello di portare otto minuti e mezzo di gioia al pubblico. Vogliamo solo aiutarli a ricordare perché amano la Disney, perché amano questi personaggi, e in un certo senso riportare [alla mente] quella nostalgia.

Nel corto, oltre ai 543 personaggi apparsi in 85 lungometraggi, fa un cameo anche una leggenda della compagnia, Burnett “Burny” Mattinson. Si tratta di animatore, regista, produttore e story artist che ha lavorato per l’azienda dal 1953 fino alla sua scomparsa nel 2023, divenendo il suo dipendente più longevo. Ecco perché si è deciso di inserirlo:

Abraham: Fin dall’inizio, quando abbiamo iniziato a fare lo storyboard e quando ci stavamo lavorando, nessuno lo sapeva e nessuno ci chiedeva di farlo e pensavamo che potesse essere una colossale perdita di tempo, abbiamo disegnato Burny negli storyboard perché a quel punto era allo studio da quasi 70 anni, il più longevo dipendente Disney di tutti i tempi nella sua storia. Ed è un uomo fantastico. Il suo primo film è stato Lilli e il vagabondo e il suo ultimo film è stato Strange World dell’anno scorso. È un’icona, una leggenda e un uomo dolcissimo.

Correy: Ed è molto presente nello studio. Quando lo vedi camminare per i corridoi, pensi: “Quel tizio ha diretto Il Canto di Natale di Topolino e ha lavorato a La Bella Addormentata“. Ti lascia un po’ a bocca aperta. E poi, quando lo incontri, è all’altezza di ogni aspettativa. È dolce, simpatico, generoso e un mentore nello studio, dove ha lavorato fino alla fine dei suoi giorni.

Dopo aver raggiunto il traguardo del secolo dalla sua fondazione, cosa nel futuro la Disney dovrebbe mantenere come tratto caratteristico? Risponde Corey:

Con le storie e la tecnologia che cambiano e tutto il resto, spero che la Disney continui a fare quello che ha fatto, cioè trovare personaggi che si connettano universalmente, abbiano umanità, fascino e portino gioia. Finché il fulcro rimane la sincerità di cui parliamo sempre con i nostri personaggi, a prescindere dal mezzo o dal tipo di storie che raccontano, che siano adattamenti di libri o originali o sequel, questa è la cosa importante.

Alla domanda poi se ci fosse qualche personaggio Disney esistente che vorrebbero ampliare, Abraham risponde: “Mi è sempre piaciuto Zampa di Lilli e il vagabondo, e so che a un certo punto hanno fatto un film su Zampa, ma potrei fare un film su di lui“. Correy invece dice: “Io sceglierei Maga Magò de La spada nella roccia. Penso che potrebbe avere una storia interessante. E adoro il duello tra maghi, credo che sia una delle sequenze più belle, affascinanti e magiche dell’animazione“.

Cosa ne pensate? Avete già visto Once Upon a Studio? Lasciate un commento!

FONTE: CB/CB/CB

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