Qualche giorno fa abbiamo appreso che Red, il nuovo lungometraggio d’animazione Pixar Animation Studios diretto da Domee Shi, salterà l’uscita cinematografica inizialmente prevista per il 10 marzo. Il film approderà direttamente su Disney+ a partire dall’11 dello stesso mese. Si tratterà di una normale “prima visione” del catalogo e non di un film accessibile con sovrapprezzo.

Si tratta del terzo lungometraggio della Pixar a saltare direttamente la sala dopo Soul (LEGGI LA RECENSIONE) e Luca (LEGGI LA RECENSIONE), il tutto mentre altri lungometraggi animati realizzati dagli studi d’animazione della Disney sono invece arrivati anche al cinema o su Disney+ con Accesso VIP.

Come già accaduto con Luca, il cui dirottamento su Disney+ avvenuto in un periodo in cui i cinema erano in fase di ripresa ha causato non pochi malumori presso la Pixar, anche lo spostamento online di Red, stando a quanto riportato da Insider, avrebbe creato un po’ di maretta.

Un dipendente dello studio, rimasto chiaramente anonimo, avrebbe rivelato al magazine:

È abbastanza pacifico affermare che siamo tutti estremamente delusi. Fino a poco fa, pensavamo tutti che Red avrebbe segnato il nostro ritorno sul grande schermo e tutti allo studio erano emozionati al pensiero che sarebbe stato proprio questo film a farci tornare in sala. È stata una bella botta.

Un altro avrebbe affermato che si è trattato di uno shock non propriamente piacevole, ma che afferra il senso della decisione.

Già, ma perché la Disney continua a portare in esclusiva su Disney+ solo i film della Pixar e non quelli dei Walt Disney Animation Studios? Variety ci aiuta nel delineare un quadro della situazione che ha solo parzialmente a che vedere con le questioni collegati alla crescita dei contagi da variante Omicron e dal fatto che le famiglie sembrino più restie a tornare al cinema rispetto ad altre demografiche di pubblico. Tutto avrebbe a che fare proprio con la percezione del marchio Pixar presso il pubblico. Lo studio di San Francisco viene percepito globalmente come un sinonimo di qualità e, per questo, piazzare in esclusiva un film Pixar su Disney+ dona alla piattaforma un contenuto di qualità che, a quanto pare, ha un effetto diretto sulle sottoscrizioni al servizio della Casa di Topolino. Chiaramente è difficile – se non impossibile – quantificare l’influenza di questi lungometraggi sugli abbonamenti a Disney+ dato che i numeri restano segretati nei cassetti della compagnia, ma l’appeal dei progetti realizzati dallo studio di Emeryville sono in grado di attrarre l’attenzione di un pubblico più eterogeneo rispetto ai film d’animazione dei Walt Disney Animation Studios.

Jeff Bock, analista media di Exhibitor Relations, spiega al magazine:

Non ha nulla a che fare con un discorso collegato alla qualità. Si tratta di mosse audaci di scacchi fatte con i loro pezzi migliori. E considerato che si tratta di una terza volta tutto mi lascia sospettare che la cosa abbia ripagato.

Mosse che, d’altronde, erano sempre state preventivate dalla dirigenza della major in tempi di pandemia che rendono necessarie delle strategie variabili da caso a caso. Fermo restando che resta pur vera una questione: ora come ora, non è un periodo semplicissimo per i film d’animazione al cinema. L’unico cartoon ad aver superato i 100 milioni d’incasso negli USA in tempo di pandemia è stato Sing 2 della Universal – e portare un cartoon direttamente in streaming contribuisce ad abbattere dei costi di promozione e distribuzione che, nel caso di un progetto della Pixar come il qui presente Red, potrebbero tranquillamente toccare quota 100 milioni di dollari.

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