Una pallottola spuntata compie 35 anni. Per l’occasione David Zucker e il co-sceneggiatore Pat Proft sono stati intervistati dall’Hollywood Reporter e hanno ripercorso con numerosi aneddoti il processo di adattamento della serie tv Quelli della pallottola spuntata, parodia dei polizieschi, e durata solo sei episodi in una trilogia. Il team composto da David Zucker, Jim Abrahams e Jerry Zucker veniva dal successo di L’aereo più pazzo del mondo quando la Paramount commissionò i sei episodi della serie.

A progetto già avviato gli sceneggiatori si resero conto che il formato più adatto era quello di un film, ma era troppo tardi per tornare indietro. La formula ideale era un lungometraggio che fosse sì una parodia ma che avesse anche un arco dei personaggi e un interesse amoroso ha detto Zucker. Quando l’hanno proposto, chiudendo la serie, è stato il pitch più semplice della loro carriera. 

Assemblare la squadra di Una pallottola spuntata

Prima di rivelarsi al mondo come assoluto talento comico dentro L’aereo più pazzo del mondo Leslie Nielsen si era costruito un’immagine da attore drammatico. Per Zucker era importante lavorare con persone che non fossero mai state nel mondo della comicità. Molti attori avevano rifiutato la parte. Quando arrivarono a lui trovarono il giusto interprete sia per il dottor Rumack che per il tenente Frank Drebin proprio per via della sua capacità di essere serio ed enfatico e lasciar fare alle battute.

Una pallottola spuntata

Allo stesso modo per la parte di Jane Spencer la prima scelta era Bo Derek, ma rifiutò. Arrivarono così a Priscilla Presley che, nonostante stesse con Elvis aveva conservato l’aura da “ragazza della porta accanto”. Era molto nervosa prima di affrontare la parte. Pensava di non essere divertente. Il consiglio dei registi fu di recitare proprio come faceva sul set di Dallas e le battute avrebbero fatto il resto. Perché in Una pallottola spuntata e nelle altre loro parodie l’umorismo non si gioca sul tempo comico bensì sul tempo drammatico. Leslie Nielsen stesso, a detta del regista, ha recitato come se non sapesse di essere in una comica. 

Problemi… reali

La missione dei poliziotti di Una pallottola spuntata è di scongiurare l’assassinio di Elisabetta II. Il terzo atto è stato pensato molto presto nella scrittura della sceneggiatura. Doveva essere in un luogo pubblico, così decisero di ambientarlo durante una partita di baseball. La sequenza fu girata nello stadio dei Dodgers i quali erano restii a venire associati al film. 

La famiglia reale invece non fu contattata prima delle riprese perché per la produzione non avrebbero mai accettato di essere ritratti in una parodia. David Zucker dice però che qualcuno gli ha riferito che anche loro hanno visto il film e l’hanno molto gradito. Si dice che uno dei film preferiti del Principe Filippo fosse L’aereo più pazzo del mondo

Tutto Una pallottola spuntata è stato girato senza ingerenze dello studio. L’unica pressione era di mantenere il ritmo delle riprese per non sforare il budget e le giornate di lavorazione. Questa libertà creativa è stata la chiave del successo della trilogia di film, dice Zucker. Sostiene inoltre che lo stretto controllo degli studio sulla comicità e sulla correttezza della stessa rende difficile il lavoro dei comici. Una posizione già espressa qui e che vi abbiamo riportato nell’articolo che trovate qui di seguito. 

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FONTE: The Hollywood Reporter

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