Annunciato qualche giorno fa, Wise Guys riunirà un trio di tutto rispetto: Barry Levinson alla regia, Nicholas Pileggi alla sceneggiatura e Robert DeNiro come protagonista. C’è anche Irwin Winkler alla produzione, quell’Irwin Winkler da poco preso di mira (per l’ennesima volta) da Sylvester Stallone per i diritti di Rocky.

Certo, parliamo di quattro ottanta/novantenni, ma sono quattro ottanta/novantenni che hanno scritto la storia del cinema e un simile progetto, sulla carta, avrebbe il via libera immediato da parte di uno studio. Ma in realtà la Warner Bros. aveva inizialmente rifiutato il film, e successivamente è stata “forzata” ad approvarlo dal nuovo CEO di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, negli ultimi tempi nell’occhio del ciclone per i numerosi tagli, cancellazioni (vedi Batgirl) e licenziamenti.

Nella sua nuova newsletter Matthew Belloni getta un po’ di luce sul processo di green-light di questo film, e se fosse tutto vero verrebbe da pensare che il lavoro dei nuovi capi dello studio cinematografico che hanno da poco preso il posto di Toby Emmerich, ovvero Mike De Luca e Pam Abdy, si farà piuttosto faticoso nei prossimi mesi. L’indicazione strategica di Warner Bros. Discovery, esposta dallo stesso Zaslav qualche giorno fa nell’annuncio dei dati trimestrali, è quella di dare il via libera a pellicole che abbiano un forte taglio cinematografico e un forte potenziale d’incasso, perché d’ora in poi si darà la priorità proprio alle uscite cinematografiche (ecco perché Batgirl, inizialmente previsto per lo streaming su HBO Max, è stato cancellato).

Eppure uno dei primi film dell’era Zaslav a ottenere il via libera è proprio Wise Guys, una pellicola che il novantunenne Winkler cerca di portare sullo schermo dal 1974 e che la Warner Bros., tra i vari studios interpellati, ha recentemente rispedito al mittente.

Ma secondo quanto riferisce Belloni (che sottolinea come nessuno in Warner volesse fare questo film), una delle prime cose che avrebbe fatto Zaslav appena insediato sarebbe stata contattare Winkler chiedendogli di lavorare assieme. Il produttore ha proposto Wise Guys, convincendolo a investire (si stima) tra i quaranta e i cinquanta milioni di dollari. Pileggi e sua moglie, la scomparsa Nora Ephron, erano carissimi amici degli Zaslav e spesso si incontravano negli Hamptons, e secondo una fonte lo sceneggiatore avrebbe parlato del suo film proprio al capo di Warner Bros. Discovery, convincendolo a sua volta. Zaslav ne ha poi parlato con Toby Emmerich, il quale gli ha spiegato che un film come Wise Guys non rientrerebbe nella nuova strategia Warner: troppo costoso per giustificare una campagna marketing cinematografica (né streaming) e generare profitto con gli incassi in sala. Ciononostante, il processo di via libera è iniziato, e quando Emmerich ha lasciato la compagnia, Zaslav ha sottolineato ai nuovi arrivati de Luca e Abdy quanto ci tenesse a questo progetto.

Va ricordato che questo è esattamente il modo in cui molti film ottengono il via libera a Hollywood, e che non è da escludere che Wise Guys si riveli una grande scommessa vinta da parte di Zaslav: un grande successo critico e commerciale in grado persino di ricevere dei premi.

Ma sono in molti a guardare con diffidenza le mosse del “nuovo arrivato” Zaslav, giudicando questo tipo di interferenze dannose in un contesto di estrema difficoltà come la fusione tra realtà molto diverse, una televisiva e una cinematografica come Discovery e Warner Bros. Zaslav si è fatto affiancare da Alan Horn proprio per meglio comprendere il mondo del cinema, un segnale importante del suo desiderio di non apparire così inesperto agli occhi di Hollywood. Anche la scelta di De Luca e Abdy è importante, in questo senso, e la speranza di molti nell’industria è che queste persone di grande esperienza possano focalizzarsi sulla nuova strategia (evidenziata, lo ricordiamo, dallo stesso Zaslav solo poche settimane fa agli investitori) rispettando la disciplina finanziaria sulla quale si sta costruendo la nuova Warner Bros. Discovery.

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