La recensione di C’è ancora domani, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023

Forse non è mai stato ribadito abbastanza, ma è almeno da Scusate se esisto! (cioè dal 2014) che Paola Cortellesi scrive i suoi stessi personaggi assieme a Giulia Calenda e Furio Andreotti. E proprio da quel film, nelle regie di Riccardo Milani (Come un gatto in tangenziale il caso più fortunato), Cortellesi ha usato scrittura e recitazione per raccontare a modo suo – ovvero nella forma della commedia amara – le difficoltà di donne in condizioni subalterne o insoddisfatte nella società contemporanea.

Elaborata con coraggio (e un tantino di follia produttiva) come un’imponente rievocazione del cinema neorealista italiano – tra un cortile di Ettore Scola, le strade di Vittorio De Sica e i conflitti della penna di Suso Cecchi D’Amico -, la rinnovata premura di Cortellesi di evidenziare la dignità e il coraggio di donne vessate dal loro tempo (ieri come oggi) compie finalmente in C’...