Se in un’umanità sterile all’improvviso una ragazza rimanesse incinta, è normale pensare che questa ragazza rappresenterebbe un’enorme speranza per il futuro. Ma questo solo dopo che, attraverso dei test e delle analisi, scoprissimo che questa donna ha qualche caratteristica genetica replicabile (o sfruttabile) per sconfiggere la sterilità di miliardi di altre donne. Altrimenti, si tratterebbe semplicemente di un caso fortuito, come un bambino che nasce con due teste (un caso su un miliardo, insomma) e che quindi non avrebbe nessuna incidenza sul destino dell’umanità.

Il problema de I figli degli uomini sembra proprio questo. Si crea un obiettivo principale (la salvezza di questa donna e del suo bambino), che dovrebbe tenere inchiodati alla poltrona gli spettatori, senza dimostrare che è veramente così importante per l’umanità. In realtà, sembrerebbe quasi che Cuarón sia più interessato ...