La recensione di People We Hate At The Wedding, disponibile su Prime Video dal 18 novembre
Il problema di molti registi e registe che vengono dalla serialità contemporanea è quello di non avere avuto modo di formare il proprio stile attraverso le esigenze sincretiche del cinema. Sanno molto bene come raccontare una storia, lasciare che i dialoghi siano scorrevoli e le scene ben ritmate, corrette e di buon impatto, ma non hanno nessuna capacità né probabilmente voglia di lavorare sulle immagini per andare al di là della confezione. Non è vero per tutti, chiaramente, ma se c’è un difetto tipico dei nuovi registi di cinema che vengono dalla serialità è questo: la pressoché inesistente fiducia nel potere di un’immagine di parlare da sé.
Né è privo People We Hate At The Wedding, film dall’ottimo titolo, generico spunto, insopportabile realizzazione girato da Claire Scanlon precedentemente impiegata in varie serie tv. Storia di una famiglia disfunzionale che si riunisce per il matrimonio di...
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