La recensione di Rosso, bianco & sangue blu, disponibile su Prime Video dall’11 agosto

Rosso, bianco & sangue blu viene dal territorio della fan fiction, della romanticizzazione di figure di spicco della cultura popolare. La particolarità di questa fantasia romantica e sessualmente esplicita è però la consistenza dei suoi soggetti: due personaggi sì immaginari, non esistenti (che è dove di solito opera questa pratica di fandom) ma che di fatto sono, pur nella finzione, il figlio della presidente americana e il principe di Inghilterra. Personaggi che, pur sotto altri nomi, evocano il reale sotto forma di feticcio.

Potrebbe sembrare una minuzia, ma di fatto è la cosa più interessante del film Rosso, bianco & sangue blu: l’essere un desiderio realizzato, esplicito e con tanto di happy ending di un modo di vedere le istituzioni e la politica progressista; l’appropriazione queer, democratica e popolare di figure altamente standardizzate e inaccessibili in modo da renderle famil...