Non potremo certamente trovare Shakespeare a colazione, né nessun altro, dai due protagonisti del film omonimo, che faticano a procurarsi un pasto per se stessi. Amici squattrinati che condividono un appartamento a Camden Town e sognano di fare carriera come attori, i due devono fare i conti con la dura realtà dell’Inghilterra di fine anni ’60. Il film di Bruce Robinson (in originale Withnail and I), uscito nelle sale nel 1987, è ora disponibile su arte.tv all’interno della rassegna ArteKino Classics. Scopriamolo insieme.

Trama e cast

Due amici londinesi vivono in un appartamentino fatiscente di Camden Town. Entrambi sono attori disoccupati: uno è più belloccio, l’altro più sfigato e soprattutto più dedito all’alcol. Quando decidono di andare in vacanza nella casa di campagna di Monty, lo zio ricco di uno dei due, non hanno la più pallida idea di cosa li aspetta. Soprattutto perché Monty ha una passione irrefrenabile per i bei ragazzi…

A interpretare i due protagonisti troviamo gli esordienti Paul McGann e Richard E. Grant. Mentre il primo non ha avuto in seguito molta fortuna al di fuori del Regno Unito, il secondo venne lanciato a livello internazionale proprio da Shakeasperare a colazione e recentemente lo abbiamo visto in Copia Originale, per cui ha ottenuto una nomination all’Oscar, e nella serie Loki. Nei panni dello zio Monty compare poi Richard Griffiths, futuro zio Vernon nei film di Harry Potter.

Fortuna di un cult

Shakespeare a colazione è considerato uno dei più noti cult del cinema brittanico. Nel 1999, il British Film Institute lo ha eletto 29° film britannico più bello di tutti i tempi. Apripista per opere venture come Trainspotting e Snatch, è ricordato anche per la colonna sonora, che comprende grandi classici del rock come A Whiter Shade of Pale nella cover di King Curtis e i brani di Jimi Hendrix All Along the Watchtower e Voodoo Child (Slight Return).

Alle radici del successo della pellicola, in sala e poi in home video, c’è anche il gioco alcolico ad essa associato. Questo consiste nel tenere il passo con ogni sostanza alcolica consumata da Withnail nel corso della storia. Complessivamente, vediamo l’uomo bere circa 9 bicchieri di vino rosso, una mezza pinta imperiale (280 ml) di sidro, un bicchierino di liquido per accendini, 2 bicchieri e mezzo di gin, sei bicchieri di sherry, tredici bicchierini di whisky scozzese e mezza pinta di birra chiara.

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La lotta per la sopravvivenza tra ironia e amarezza

Nel 1985 My Beautiful Laundrette – Lavanderia a gettone di Stephen Frears ottenne grande successo e venne acclamato in tutto il mondo per come inseriva un’approccio realista e il ritratto degli ultimi nella confezione di una commedia. Due anni dopo, Shakespeare a colazione riparte da queste direttrici, mettendo al centro l’esperienza di due attori senza un soldo, che richiama quella del regista stesso. All’inizio del film, Withnail legge un titolo di giornale che recita: “Ragazzo ottiene un ruolo importante per un regista italiano” e suggerisce che quest’ultimo stia abusando sessualmente del primo. Un riferimento alle molestie che Robinson sostiene di aver subito per mano di Franco Zeffirelli quando, all’età di 21 anni, ottenne il ruolo di Benvolio in Romeo e Giulietta. La quotidianità dei protagonisti, fatta di grandi bevute e disavventure, viene ritratta con lucidità e notevole ironia, che nasce anche dalle divergenze tra i due e nei loro incontri. Nella coppia, se il personaggio di McGunn (di cui non viene mai detto il vero nome) appare quello più controllato e ragionevole, è il Withnail di Grant a spiccare come stravagante ed eccentrico, pieno di idee folli in cui finirà per trascinare suo malgrado l’amico. Allo stesso tempo, anche il mondo che li circonda appare ben poco “sano”: la gente di campagna che si rivela inospitale tanto quanto quella di città, Monty che riserva troppe attenzioni a McGunn, i freak dediti alle droghe che i due si ritrovano in casa senza averli invitati.

In questa dimensione, non si sfocia mai però nella goliardia: prevale sempre l’amarezza dietro i sorrisi, le tinte tragicomiche dei vari quadretti, la durezza del contesto in cui si muovono i due protagonisti. Il ritratto della povertà e della lotta per la sopravvivenza, dei mille espedienti per andare avanti, sembra richiamare il cinema di Charlie Chaplin (il pollo vivo unico pasto disponibile come lo scarpa ne La febbre dell’oro). All’orizzonte, in Shakespeare a colazione, non c’è nessuna via d’uscita, almeno non per entrambi gli amici. Se il personaggio di McGunn non si dà per vinto e alla fine ottiene qualcosa, Withnail non trova lavoro perché ormai è schiavo dell’alcool e non fa nulla per smettere, anzi ci dà sempre più dentro, autofagocitando la propria condizione. E se non si ha niente da mettere sotto i denti, tutti i versi che si declamano appaiono vuoti e privi di consistenza.

Guarda Shakespeare a colazione

Come vedere i film di ArteKino Classics

Tutti i titoli della rassegna sono visibili sulla piattaforma streaming europea arte.tv, in Italia disponibile gratuitamente al sito arte.tv/it, che propone la versione sottotitolata di un’ampia selezione del catalogo di Arte, costituito da tutti i generi audiovisivi di carattere informativo e culturale: documentari e reportage, serie, programmi di infotainment, musica e spettacoli dal vivo.

I titoli sono visibili anche sulle applicazioni arte.tv per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili e sul servizio tivùon di Tivùsat.

Articolo in collaborazione con ArteKino Classics

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