Tartarughe Ninja – Caos mutante è ormai approdato nei cinema di tutto il mondo, portando una ventata di aria fresca all’interno del panorama dell’animazione, almeno sotto il profilo puramente tecnico. Esattamente quello che ci aspettavamo dal film diretto da Jeff Rowe, già autore de I Mitchell contro le macchine e forte di quell’estetica portata a galla da Spider-Man: Into the Spider-Verse. Sotto un profilo narrativo, invece, Caos mutante getta le basi di un nuovo universo per le TMNT, trascinandole nel presente e contestualizzandole con tutte le novità e le necessità del giorno d’oggi. Una mossa senza dubbio riuscita, che non mancherà di conquistare sia gli appassionati che i nuovi fan del franchise basato sui fumetti di Kevin Eastman e Peter Laird.

Nonostante la buona riuscita dell’operazione, nulla però potrà mai superare uno dei massimi “responsabili” della diffusione del brand delle Teenage Mutant Ninja Turtles: il cartone animato Tartarughe Ninja alla riscossa, datato 1987. Serie composta da 193 episodi che negli anni Novanta ha spopolato anche in Italia, Tartarughe Ninja alla riscossa ha avuto anche il merito di dare vita a numerosi emuli. Cartoni che, tentando di replicare l’alchimia tra Leonardo, Michelangelo, Raffaello e Donatello hanno portato in scena personaggi che sono comunque rimasti nell’immaginario dei ragazzi dell’epoca.

In occasione dell’uscita di Tartarughe Ninja – Caos mutante, scopriamo quindi insieme cinque serie degli anni Novanta che meritano di essere ricordate.

Tartarughe Ninja Street Sharks

STREET SHARKS – QUATTRO PINNE ALL’ORIZZONTE

Partiamo con un pezzo dell’infanzia di molti ragazzi: Street Sharks – Quattro pinne all’orizzonte. Perché sognare di essere quattro tartarughe, quando si può ambire a diventare dei possenti squali muscolosi dai denti affilati? Questa dev’essere stata la domanda che si sono posti anche in DiC Entertainment quando hanno deciso di dar vita a Rip, Streex, Jab e Big Slamm, i quattro protagonisti dei quaranta episodi di questo show animato. La trama è tanto semplice, quanto derivativa: i figli di un celebre scienziato vengono rapiti dal suo arcinemico, che decide di iniettare in loro il DNA di alcuni squali, mutandoli nelle possenti creature protagoniste della serie. Creature che decideranno di vendicarsi del loro rapitore, combattendo per la giustizia e per la libertà di Fission City. Tutto estremamente logico, non vi pare?

Biker Mice da Marte

BIKER MICE DA MARTE

Rick Ungar è uno scrittore, sceneggiatore e produttore che nel tempo ha saputo dare vita a vere e proprie perle dell’animazione come Insuperabili X-Men e L’incredibile Hulk. La sua opera più celebre, però, è senza dubbio Biker Mice da Marte, serie animata del 1993 nata sulla scia delle TMNT. Questa volta, però, i membri del gruppo sono tre (Sterzo, Turbo e Pistone) e non sono delle tartarughe antropomorfe, bensì dei topi muscolosi che guidano delle motociclette.

I Biker Mice divennero rapidamente un vero e proprio successo globale, venendo trasposti anche in videogiochi. Un successo che, però, si arrestò al termine del cartone, senza proseguire come avvenuto con le Tartarughe Ninja. Ungar riprovò a dare vita al franchise nel 2006, senza però ottenere grandi risultati. Nessuna paura, comunque: nel 2023 il brand è stato acquistato da Nacelle Company, che ha annunciato lo sviluppo di una nuova serie animata e di una nuova linea di giocattoli. La sfida cone le TMNT è quindi ufficialmente aperta.

Tartarughe Ninja Extreme Dinosaurs

EXTREME DINOSAURS – QUATTRO DINOSAURI SCATENATI

Se pensate che i cartoni degli anni Novanta non sapessero fare cross-marketing, vi sbagliate di grosso. Nati in seguito al successo degli Street Sharks e presenti anche all’interno di un paio di episodi dello show citato poco fa, gli Extreme Dinosaurs approdano sul suolo italico nel marzo del 1998. La logica della loro esistenza è simile a quella che abbiamo già incontrato nel paragrafo con gli squali: perché essere dei pesci dai denti aguzzi che vanno sui pattini se puoi ambire a diventare un dinosauro antropomorfo in grado di usare armi laser? Ecco che la DiC Entertainment decise di dare una risposta anche a questa domanda.

T-Bone, Stegz, Bullzeye e Spike sono quattro guerrieri che si battono contro la violenza dei Raptors, loro acerrimi rivali decisi a fare qualsiasi cosa pur di riuscire a trasformare la Terra per riportarla all’epoca del Mesozoico. Un’azione che i quattro dinosauri scatenati non hanno certo intenzione di permettere.

Tartarughe Ninja Dragon Flyz

SULLE ALI DEI DRAGON FLYZ

Ci stacchiamo leggermente dai titoli visti precedentemente, andando a pescare un’opera che presenta delle similitudini con le Tartarughe Ninja, ma che in realtà nasce come risposta maschile a un altro giocattolo molto in voga negli anni Novanta: le Ballerine Volanti. Qualcuno di voi si ricorderà, infatti, del cartone animato Sulle ali dei Dragon Flyz. La storia è assurda, ma affascinante. In un futuro devastato dalla guerra atomica, gli esseri umani si rifugiano in una città volante insieme ai draghi. Questi draghi vengono usati dai Dragon Flyz per scendere sulla terra e recuperare i cristalli d’ambra, necessari per mantenere in volo la cittadella. Il tutto mentre il perfido Mente Nera tenta di conquistare la base dei nostri eroi sfruttando il suo potere legato ai draghi rossi.

In questa serie prodotta da Gaumont e da Abrams/Gentile Entertainment ritroviamo i valori delle TMNT e i tipici stereotipi di personaggi provenienti dai fumetti in pieno stile Tartarughe Ninja. Si tratta di una serie che, nonostante i suoi “soli” 26 episodi, è rimasta comunque nel cuore di numerose persone e che, per questo, merita di essere ricordata.

Mummies Alive

MUMMIES ALIVE: QUATTRO MUMMIE IN METROPOLITANA

Chiudiamo quindi con un’altra chicca del 1997: Mummies Alive: quattro mummie in metropolitana. Serie voluta dalla ormai celeberrima DiC Entertainment e dalla Northern Lights Enertainment, ancora una volta si tenta di replicare il successo delle Teenage Mutant Ninja Turtles, sfruttando il boom che la cultura Egizia ebbe negli anni Novanta.

Si tratta dell’ennesima opera che porta in scena un gruppo variegato, ma altrettanto unito, forte di armi e abilità differenti con le quali combattere il male (qui nelle vesti di un malvagio visir tornato dal mondo dei morti). Il risultato? 42 episodi sospesi tra passato e presente che riuscirono a dare vita anche a un solido marchandise, raggiungendo una discreta fama in Europa e negli Stati Uniti. Fama che, purtroppo, non coincise molto con la ricezione della critica, che all’epoca stroncò lo show senza pensarci due volte. Un vero peccato, soprattutto visto quanto venne amata dal pubblico più giovane.

E voi che cosa ne penaste? Quali di questi cartoni animati ispirati alle Tartarughe Ninja avete visto all’epoca? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, venite a scriverci la vostra opinione direttamente nella chat del canale Twitch di BadTasteItalia.

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