Ci siamo: le nomination agli Oscar 2021 si sono svolte oggi, e qui BadTaste.it abbiamo seguito l’annuncio in diretta live streaming. A partire dalle 13:19, sono annunciati tutti i candidati alla 93esima edizione degli Academy Awards: a elencarli tutti Nick Jonas e Priyanka Chopra Jonas.

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Tra i principali contendenti all’edizione di quest’anno ci sono Nomadland, Il processo ai Chicago 7, Promising Young Woman, Minari, Mank. E tra di loro, il favorito in assoluto era Nomadland: il film di Chloé Zhao è stato il più premiato dal suo debutto al Festival di Venezia e a Toronto, arrivando a vincere il Golden Globe e molti premi della critica.

Tuttavia, le nomination sono state distribuite in maniera sorprendentemente equa: svetta su tutti Mank di David Fincher ha ottenuto 10 candidature, molte anche in comparti tecnici, mentre Nomadland, The Father, Judas and the Black Messiah, Minari, Sound of Metal e Il processo ai Chicago 7 ne hanno ottenute tutti 6. Cinque nomination per Una donna promettente, al suo esordio come regista (e già nominata all’Oscar) ma showrunner della seconda stagione di Killing Eve e interprete di Camilla nella quarta stagione di The Crown.

Non stupiscono troppo, per chi ha seguito i premi nelle ultime settimane, le due nomination a Pinocchio di Matteo Garrone: migliori costumi e migliore trucco e parrucco. C’è anche Laura Pausini, con la canzone di La vita davanti a sé già premiata con il Golden Globe. Presenze italiane gradite, visto che Notturno non è stato selezionato né come miglior documentario né come miglior film internazionale.

OSCAR: LE CURIOSITÀ

È comunque un’annata storica, che includerà i film usciti anche in digitale e fino a febbraio 2021 (quindi considerando un arco di quattordici mesi), e che vede tra i candidati ben due donne nella categoria miglior regista (Chloé Zhao ed Emeral Fennell), e nove persone di varie etnie nelle categorie relative alla recitazione: l’anno scorso era solo una. Ricordiamo che nella storia degli Oscar solo cinque donne sono state in lizza per il premio alla regia, e solo UNA l’ha vinto (Kathryn Bigelow per The Hurt Locker nel 2010), e che Riz Ahmed è il primo musulmano nominato a un Oscar.

Ben 70 donne sono state nominate quest’anno, per un totale di 76 candidature, tra le 235 candidature individuali nelle 23 categorie. Si tratta del 32.3%, leggermente superiore al 31.1% dell’anno scorso.

Solo sette attori sono stati nominati all’Oscar dopo la propria morte, e Heath Ledger e Peter Finch sono gli unici ad averlo vinto: Chadwick Boseman potrebbe essere il terzo, perché Ma Rainey’s Black Bottom sembra uno dei contendenti forti di quest’edizione.

I fan di Glenn Close sono stati molto felici di vedere la loro beniamina ottenere l’ottava nomination all’Oscar per l’interpretazione in Elegia Americana – ma pochi giorni fa l’attrice ha ricevuto una nomination ai Razzie Award per lo stesso ruolo… coe peggiore interpretazione dell’anno. È la terza volta nella storia che un attore riceve una nomination all’Oscar e al Razzie per lo stesso film: capitò a James Coco per Only When I Laugh (1981) e Amy Irving per Yentl (1983).

Anthony Hopkins invece entra nella storia come l’uomo più anziano ad aver ottenuto una nomination come migliore attore protagonista, a 83 anni. Il record era precedentemente detenuto da Richard Farnsworth, nominato a 79 anni per Una storia vera.

OSCAR: CHI VOTA I PREMI

A votare gli Oscar, lo ricordiamo, sono i quasi 7000 membri dell’Academy, l’associazione che rappresenta l’industria cinematografica americana e che è formata da registi, attori, produttori, sceneggiatori e appartenenti alle varie maestranze, alcuni anche provenienti dall’estero. I membri dell’Academy votano le nomination delle rispettive categorie di appartenenza, e poi tutti insieme votano quelle per il miglior film.

Nel corso delle prossime settimane si terranno i premi delle Guild, che vengono assegnati da molti membri dell’Academy appartenenti alle rispettive categorie e spesso riflettono le preferenze che emergeranno agli Oscar. Le votazioni finali degli Oscar inizieranno poi il 15 aprile, per concludersi il 20. La cerimonia si terrà infine nella notte tra il 25 e il 26 aprile e sarà ospitata a Los Angeles tra la Union Station e il Dolby Theatre di Hollywood.

 

OSCAR 2021: TUTTE LE NOMINATION

Miglior film

  • Una donna promettente (Promising Young Woman), regia di Emerald Fennell
  • The Father, regia di Florian Zeller
  • Judas and the Black Messiah, regia di Shaka King
  • Mank, regia di David Fincher
  • Minari, regia di Lee Isaac Chung
  • Nomadland, regia di Chloé Zhao
  • Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7), regia di Aaron Sorkin
  • Sound of Metal, regia di Darius Marder

Migliore regia

  • Lee Isaac Chung – Minari
  • Emerald Fennell – Una donna promettente (Promising Young Woman)
  • David Fincher – Mank
  • Thomas Vinterberg – Un altro giro (Druk)
  • Chloé Zhao – Nomadland

Migliore attore protagonista

  • Riz Ahmed – Sound of Metal
  • Chadwick Boseman – Ma Rainey’s Black Bottom
  • Anthony Hopkins – The Father
  • Gary Oldman – Mank
  • Steven Yeun – Minari

Migliore attrice protagonista

  • Viola Davis – Ma Rainey’s Black Bottom
  • Andra Day – The United States vs. Billie Holiday
  • Vanessa Kirby – Pieces of a Woman
  • Frances McDormand – Nomadland
  • Carey Mulligan – Una donna promettente (Promising Young Woman)

Migliore attore non protagonista

  • Sacha Baron Cohen – Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7)
  • Daniel Kaluuya – Judas and the Black Messiah
  • Leslie Odom Jr. – Quella notte a Miami… (One Night in Miami…)
  • Paul Raci – Sound of Metal
  • Lakeith Stanfield – Judas and the Black Messiah

Migliore attrice non protagonista

  • Maria Bakalova – Borat – Seguito di film cinema (Borat Subsequent Moviefilm: Delivery of Prodigious Bribe to American Regime for Make Benefit Once Glorious Nation of Kazakhstan)
  • Glenn Close – Elegia americana (Hillbilly Elegy)
  • Olivia Colman – The Father
  • Amanda Seyfried – Mank
  • Yoon Yeo-jeong – Minari

Migliore sceneggiatura originale

  • Will Berson e Shaka King, soggetto di Will Berson, Shaka King, Kenny Lucas e Keith Lucas – Judas and the Black Messiah
  • Lee Isaac Chung – Minari
  • Emerald Fennell – Una donna promettente (Promising Young Woman)
  • Darius Marder e Abraham Marder, soggetto di Darius Marder e Derek Cianfrance – Sound of Metal
  • Aaron Sorkin – Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7)

Migliore sceneggiatura non originale

  • Ramin Bahrani – La tigre bianca (The White Tiger)
  • Sacha Baron Cohen, Anthony Hines, Dan Swimer, Peter Baynham, Erica Rivinoja, Dan Mazer, Jena Friedman e Lee Kern, soggetto di Sacha Baron Cohen, Anthony Hines, Dan Swimer e Nina Pedrad – Borat – Seguito di film cinema (Borat Subsequent Moviefilm: Delivery of Prodigious Bribe to American Regime for Make Benefit Once Glorious Nation of Kazakhstan)
  • Christopher Hampton e Florian Zeller – The Father
  • Kemp Powers – Quella notte a Miami… (One Night in Miami…)
  • Chloé Zhao – Nomadland

Miglior film internazionale

  • Un altro giro (Druk), regia di Thomas Vinterberg (Danimarca)
  • Collective (Colectiv), regia di Alenxander Nanau (Romania)
  • The Man Who Sold His Skin, regia di Kaouther Ben Hania (Tunisia)
  • Quo vadis, Aida?, regia di Jasmila Žbanić (Bosnia ed Erzegovina)
  • Shàonián de nǐ, regia di Derek Tsang (Hong Kong)

Miglior film d’animazione

  • Onward – Oltre la magia (Onward), regia di Dan Scanlon
  • Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria (Over the Moon), regia di Glen Keane
  • Shaun, vita da pecora: Farmageddon – Il film (A Shaun the Sheep Movie: Farmageddon), regia di Will Becher e Richard Phelan
  • Soul, regia di Pete Docter
  • Wolfwalkers – Il popolo dei lupi (Wolfwalkers), regia di Tomm Moore e Ross Stewart

Migliore fotografia

  • Sean Bobbitt – Judas and the Black Messiah
  • Erik Messerschmidt – Mank
  • Phedon Papamichael – Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7)
  • Joshua James Richards – Nomadland
  • Dariusz Wolski – Notizie dal mondo (News of the World)

Migliore scenografia

  • Donald Graham Burt e Jan Pascale – Mank
  • David Crank ed Elizabeth Keenan – Notizie dal mondo (News of the World)
  • Nathan Crowley e Kathy Lucas – Tenet
  • Peter Francis e Cathy Featherstone – The Father
  • Mark Ricker, Karen O’Hara e Diana Stoughton – Ma Rainey’s Black Bottom

Miglior montaggio

  • Alan Baumgarten – Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7)
  • Giōrgos Lamprinos – The Father
  • Mikkel E. G. Nielsen – Sound of Metal
  • Frédéric Thoraval – Una donna promettente (Promising Young Woman)
  • Chloé Zhao – Nomadland

Migliore colonna sonora

  • Terence Blanchard – Da 5 Bloods – Come fratelli (Da 5 Bloods)
  • Emile Mosseri – Minari
  • James Newton Howard – Notizie dal mondo (News of the World)
  • Trent Reznor e Atticus Ross – Mank
  • Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste – Soul

Migliore canzone

  • Fight For You (musiche di H.E.R. e Dernst Emile II, testo di H.E.R. e Tiara Thomas) – Judas and the Black Messiah
  • Hear My Voice (musiche di Daniel Pemberton, testo di Daniel Pemberton e Celeste Waite) – Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7)
  • Husavik (musiche e testo di Savan Kotecha, Fat Max Gsus e Rickard Göransson) – Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga
  • Io sì (Seen) (musiche di Diane Warren, testo di Diane Warren e Laura Pausini) – La vita davanti a sé
  • Speak Now (musiche e testo di Leslie Odom Jr. e Sam Ashworth) – Quella notte a Miami… (One Night in Miami…)

Migliori effetti visivi

  • Nick Davis, Greg Fisher, Ben Jones e Santiago Colomo Martinez – L’unico e insuperabile Ivan (The One and Only Ivan)
  • Sean Faden, Anders Langlands, Seth Maury e Steve Ingram – Mulan
  • Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher – Tenet
  • Matthew Kasmir, Christopher Lawrence, Max Solomon e David Watkins – The Midnight Sky
  • Matt Sloan, Genevieve Camilleri, Matt Everitt e Brian Cox – Love and Monsters

Miglior sonoro

  • Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh – Sound of Metal
  • Ren Klyce, Coya Elliott e David Parker – Soul
  • Ren Klyce, Jeremy Molod, David Parker, Nathan Nance e Drew Kunin – Mank
  • Warren Shaw, Michael Minkler, Beau Borders e David Wyman – Greyhound – Il nemico invisibile (Greyhound)
  • Oliver Tarney, Mike Prestwood Smith, William Miller e John Pritchett – Notizie dal mondo (News of the World)

Migliori costumi

  • Alexandra Byrne – Emma.
  • Massimo Cantini Parrini – Pinocchio
  • Bina Daigeler – Mulan
  • Ann Roth – Ma Rainey’s Black Bottom
  • Trish Summerville – Mank

Miglior trucco e acconciatura

  • Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti – Pinocchio
  • Eryn Krueger Mekash, Matthew Mungle e Patricia Dehaney – Elegia americana (Hillbilly Elegy)
  • Marese Langan, Laura Allen e Claudia Stolze – Emma.
  • Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson – Ma Rainey’s Black Bottom
  • Gigi Williams, Kimberley Spiteri e Colleen LaBaff – Mank

Miglior documentario

  • El agente topo, regia di Maite Alberdi
  • Collective (Colectiv), regia di Alexander Nanau
  • Crip Camp: disabilità rivoluzionarie (Crip Camp), regia di Nicole Newnham e Jim LeBrecht
  • Il mio amico in fondo al mare (My Octopus Teacher), regia di Pippa Ehrlich e James Reed
  • Time, regia di Garrett Bradley

Miglior cortometraggio documentario

  • Colette, regia di Anthony Giacchino
  • A Concerto Is a Conversation, regia di Kris Bowers e Ben Proudfoot
  • Do Not Split, regia di Anders Hammer
  • Hunger Ward, regia di Skye Fitzgerald
  • A Love Song for Latasha, regia di Sophia Nahli Allison

Miglior cortometraggio

  • Feeling Through, regia di Doug Roland
  • The Letter Room, regia di Elvira Lind
  • The Present, regia di Farah Nabulsi
  • Two Distant Strangers, regia di Travon Free e Martin Desmond Roe
  • White Eye, regia di Tomer Shushan

Miglior cortometraggio d’animazione

  • Genius loci, regia di Adrien Mérigeau
  • Já-Fólkið, regia di Gísli Darri Halldórsson
  • Opera, regia di Erick Oh
  • Se succede qualcosa, vi voglio bene (If Anything Happens I Love You), regia di Michael Govier e Will McCormack
  • La tana (Burrow), regia di Madeline Sharafian

NOMINATION PER FILM

  • Mank (Netflix) — 10
  • The Father (Sony Pictures Classics) — 6
  • Judas and the Black Messiah (Warner Bros.) — 6
  • Minari (A24) — 6
  • Nomadland (Searchlight) — 6
  • Sound of Metal (Amazon Studios) — 6
  • The Trial of the Chicago 7 (Netflix) — 6
  • Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix) — 5
  • Promising Young Woman (Focus Features) — 5
  • News of the World (Universal) — 4
  • One Night In Miami (Amazon Studios) — 3
  • Soul (Walt Disney) — 3
  • Another Round (Samuel Goldwyn Films) — 2
  • Borat Subsequent Moviefilm (Amazon Studios) — 2
  • Collective (Magnolia Pictures/Participant) — 2
  • Emma (Focus Features) — 2
  • Hillbilly Elegy (Netflix) — 2
  • Mulan (Walt Disney) — 2
  • Pinocchio (Roadside Attractions) — 2
  • Tenet (Warner Bros.) — 2

NOMINATION PER STUDIO

  • Netflix 35
  • Amazon 12
  • Walt Disney 8
  • Warner Bros. 8
  • Focus Features 7
  • A24 6
  • Searchlight 6
  • Sony Pictures Classics 6
  • Universal 4
  • Samuel Goldwyn 3
  • Apple 2
  • Magnolia 2
  • New York Times 2
  • Paramount/MTV 2
  • Roadside Attractions 2
  • Gravitas 1
  • Hulu 1
  • Super LTD 1
  • Well Go USA 1

 

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