Al Festival di Venezia, Pietro Castellitto ha presentato in concorso il suo secondo film da regista, Enea (LEGGI LA RECENSIONE). Nel lungometraggio, l’attore-regista interpreta anche il personaggio principale, un giovane romano spacciatore e proprietario di un ristorante di sushi.

In un’intervista con Variety, ha racconta cosa muove il protagonista:

Direi che [Enea] è fondamentalmente un film sul desiderio di sentirsi vivi. Ciò che muove il protagonista è il bisogno di sentire la vita che pulsa dentro di lui. C’è un tragico paradosso: ci sentiamo più vivi quando siamo in guerra. Così Enea è quasi costretto a inventarsi una guerra per sentirsi vivo e per farlo si fa coinvolgere dalla malavita romana corrotta. Ma il desiderio che lo guida è puro e incorruttibile.

Enea viene da una famiglia benestante, ma quello che lo anima è universale:

In termini drammatici questo era importante [che venga dall’elite] proprio perché ci si sente più vivi quando si è in guerra, mentre in un contesto di benessere, in cui la pace prolifera, c’è anche una maggiore paralisi. Il quartiere di Enea, i ristoranti dove mangia, possono essere considerati elitari. Ma il suo desiderio fondamentale di sentire la vita pulsare nelle vene non è elitario, abita tutti. Per quanto mi riguarda, è comune a tutti i giovani di qualsiasi quartiere, di qualsiasi città, di qualsiasi parte del mondo.

Sullo sfondo del film emerge poi un ritratto di Roma, di cui Castellitto voleva rivelare un lato poco noto:

Roma è una città piena di chiese e di Smart. È una città che mescola il sacro con il profano, è piena di contraddizioni. È molto cinematografica. Nell’élite romana i valori fondamentali dell’esistenza non sono disprezzati. C’è il culto della bellezza, del denaro, dell’avere un bel corpo, degli sport da combattimento. Questi valori carnali di base non sono ancora stati snobbati. Questo crea conflitti e i conflitti creano storie. Naturalmente c’è un lato oscuro in tutto questo, che ho incluso nel film. Ma è troppo facile rappresentare il lato brutto di questo mondo [privilegiato]. Credo sia più interessante guardare al suo substrato di umanità e romanticismo. Inoltre, sotto Enea c’è un classico gangster movie e a volte alcuni personaggi di questo gangster movie entrano nel film in modo sorprendente.

Trovate tutte le informazioni su Enea nella nostra scheda.

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FONTE: Variety,

SPECIALE FESTIVAL DI VENEZIA

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