Willem Dafoe fa parte del cast di Povere Creature, la pellicola di Yorgos Lanthimos che si è aggiudicata il Leone d’Oro a Venezia (ECCO TUTTI I VINCITORI), ma, a causa dello sciopero degli attori, non ha potuto promuovere in alcun modo il lungometraggio al Lido.

Anche se alcune star di Hollywood erano comunque presenti al Festival e hanno potuto sfilare sul red carpet e rilasciare interviste, si trattava di progetti indipendenti le cui case di produzione avevano siglato degli accordi ad interim con SAG-AFTRA (il sindacato degli attori) che consentivano il tutto. Con Povere Creature, prodotto da Searchlight, che fa parte di un colosso come Disney, si trattava di una strada non percorribile.

E un attore come Willem Dafoe, nel cast di ben quattro pellicole proposte in kermesse come i Festival di Venezia, Toronto e Telluride, si trova dunque nella posizione di poter discutere solo di Gonzo Girl, l’unico per cui SAG-AFTRA ha stipulato un accordo ad interim.

Intervistato da Vanity Fair, ha spiegato che per lui è stata un’esperienza davvero spiacevole non poter supportare Povere Creature, ma ha anche aggiunto che lo sciopero degli attori ha tutte le ragioni di esistere e continuare fino al raggiungimento di un accordo.

Essere a Venezia con tre film e non poter partecipare alla loro promozione mi ha spezzato il cuore. Ma poi ho pensato “Ti senti così solo perché vuoi divertirti?”. Vivo in Italia ed è emozionante vedere gli amici, è emozionante vestirsi eleganti. Capire in tempo reale se il film funzioni o meno. È divertente.

Dopo, toccando il tema dello sciopero, aggiunge:

La mia idea è che debba continuare. Capisco la loro strategia, ma ritengo anche che a volte, specialmente le persone più “hardcore” all’interno dell’industria dello spettacolo americana, non pensano abbastanza al mondo, al mercato mondiale. Se non partecipiamo a questi festival cinematografici, se non partecipiamo alla vendita e alla promozione dei film all’estero, prima che ce ne accorgiamo, potremmo tutti finire a guardare film d’azione tedeschi. Dal momento che siamo qui con la benedizione di SAG, non vedo perché qualcuno non dovrebbe intervenire sulla base di un accordo temporaneo. So che molte persone non lo hanno fatto comunque. Immagino che possano aver pensato che, facendolo, non avrebbero dimostrato la loro solidarietà, ma SAG appoggia alcuni accordi ad interim ed è incoraggiante. Quindi no, non mi sono sentito fuori luogo. Mi sento più strano rispetto al quando non lavoro perché c’erano in ballo alcune cose che volevo desideravo davvero fare e chissà se si potranno ancora fare quando lo sciopero terminerà. Ma poi mi siedo e dico a me stesso “Non essere egoista. Non pensare a te stesso, pensa al futuro”. È evidente che ci sono alcune cose da sistemare nel sistema Hollywood. Non ho mai parlato di ciò che faccio come di un business, ma il business intorno a ciò che faccio è effettivamente cambiato così tanto da richiedere alcune correzioni. La proliferazione di ogni genere d’intermediario in aggiunta a molti altri fattori, con profitti in aumento e salari in diminuzione.

Trovate tutte le informazioni su Povere Creature nella nostra scheda del film.

Cosa ne pensate delle considerazioni fatte da Willem Dafoe? Ditecelo nei commenti!

FONTE: Vanity Fair

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