La recensione di Da grandi, il nuovo film di Fausto Brizzi, dal 28 giugno disponibile su Prime Video

Il cinema di Fausto Brizzi è finito. Morto. Non che arrivi come una notizia ma ora lo si può dire per certo (almeno fino a un’auspicata resurrezione) con Da grandi. Gradualmente negli ultimi 6 anni, ad ogni nuovo film, qualcuna delle caratteristiche che avevano contraddistinto i suoi film migliori veniva a mancare, si sfaldava un pezzo della sua tecnica, veniva accantonata una tematica, una piccola ossessione o un brandello della visione di mondo che l’avevano reso (quasi 20 anni fa) una promessa del cinema commerciale italiano. Con questo film muore anche la sua capacità di lavorare gli interni, creare scenografie, costumi e manovrare la fotografia per dare a tutto un look coerente e personale. È il look degli interni fumettoso all’italiana che ha caratterizzato la commedia degli ultimi 15 anni (massacrato, distrutto e banalizzato) e in cui ora nemmeno lui crede più.

In Da grandi