Harry Potter, Twilight, Hunger Games sono alcuni tra i film per ragazzi che hanno avuto un successo planetario tale da portare alla nascita di veri e propri franchise. Dai libri ai film, passando per un’infinità di gadget, alcuni romanzi young adult adattati in lungometraggi si sono rivelati miniere d’oro per autori e produttori. Spesso e volentieri hanno anche lanciato la carriera degli attori protagonisti, si pensi appunto a Daniel Radfcliffe ed Emma Watson, a Robert Pattinson e Kristen Stewart, a Jennifer Lawrence.

Non sempre però va così. A volte l’adattamento di un romanzo young adult di successo non diventa il capostipite di un nuovo e brillante franchise. A volte è semplicemente un flop. Vediamo alcuni di questi insuccessi clamorosi, cercando di capire perché, nonostante i romanzi di partenza fossero dei best-seller, i film non sono piaciuti.

Macchine mortali

Macchine mortali

Tratto dal primo di quattro romanzi young adult dello scrittore Philip Reeve, Macchine mortali, scritto e prodotto da Peter Jackson, è uscito nel 2018. L’idea era molto promettente: un futuro distopico steampunk in cui le città sono mobili e si spostano da un punto all’altro di un mondo devastato per predare altre città. Il romanzo, pur essendo per ragazzi, era molto cupo, con una protagonista insolita per gli standard a cui siamo abituati. Hester Shaw è un personaggio ambiguo, sfregiato da una grossa cicatrice che le ha portato via naso, occhio e parte della bocca. Il film semplifica e cambia molti dei passaggi chiave della storia e, soprattutto, appiattisce completamente il personaggio di Hester. La ragazza perde ogni ambiguità e la sua cicatrice non è niente più che un taglietto. Hester diventa così la classica protagonista bellissima, quando invece la sua bruttezza e la repulsione che suscitava negli altri erano un elemento cardine anche della sua personalità. Un’occasione sprecata per presentare un personaggio femminile fuori dai canoni. Macchine mortali per quanto bello visivamente è dunque un film senza particolari guizzi e con protagonisti che non convincono del tutto.

inkheart

Cuore di inchiostro

Tratto dal romanzo di Cornelia Funke, Cuore di inchiostro è uscito nel 2008 e vantava un cast di tutto rispetto: Brendan Fraser, Paul Bettany, Andy Serkis, Jim Broadbent e Helen Mirren. Il padre della protagonista, Maggie, è un Linguadifata, una persona in grado di dare vita a ciò che legge a voce alta. Una sera, per sbaglio, l’uomo legge un libro e un malvagio signore di un mondo lontano si materializza davanti a loro. Allo stesso tempo, la moglie di Linguadifata svanisce nel romanzo.

Il cast c’era, le ambientazioni pure (quasi tutto girato in Liguria), ma a mancare è stato il coraggio. Avendo a disposizione l’arsenale completo della letteratura mondiale, questo non viene sfruttato quasi per niente. C’è poca magia, poca inventiva e gli escamotage narrativi sono deboli. Un mondo pensato per lettori e sognatori e che invece fa sognare pochissimo. Un’altra occasione sprecata.

artemis fowl

Artemis Fowl

Chi di voi è stato bambino negli anni ’90 – 00 quasi sicuramente ha letto o si è imbattuto in Artemis Fowl dello scrittore Eoin Colfer. Artemis è un adolescente, genio del crimine, che un giorno scopre l’esistenza di un mondo sotterraneo di fate, elfi e gnomi.

Nel 2020 è stato tratto un film che unisce i primi due degli otto romanzi young adult, diretto da Kenneth Branagh. Forse uno dei problemi principali della pellicola è stato non sapere a chi rivolgersi. I fan dei libri sono ormai adulti e i ragazzi del giorno d’oggi sono saturi di mondi fantastici. Un problema evidente nello stesso protagonista. Artemis non ha nulla del genio del crimine, sembra solo un ragazzino saputello che non ha alcuna presa su un pubblico di giovani adulti. Nel complesso il film risulta completamente piatto, costellato da una sovrabbondanza di CGI.

la bussola d'oro

La bussola d’oro

Uscito nel 2007, La bussola d’oro, tratto dai romanzi di Philip Pullman, sperava di replicare il successo recente in quegli anni di Harry Potter. Non fu così. Difficile spiegare la trama di un romanzo così complesso. Un libro con una ragazzina, Lyra, come protagonista, ma così complesso e stratificato da essere di difficile lettura anche per degli adulti. Avventura, steampunk, streghe, angeli, Dio e una misteriosa Polvere sono alcuni dei tanti elementi che costellano il mondo di Pullman. E il film non è riuscito ad adattare questa complessità. Difficile trovare un’unica spiegazione al flop. Il forte boicottaggio da parte di associazioni integraliste religiose negli Stati Uniti ha avuto successo mentre, al contrario, nel caso di un film come Il Codice Da Vinci aveva portato ancora più pubblico in sala. Forse perché in questo caso parliamo di un film per bambini? I fan del romanzo hanno invece criticato il poco coraggio della pellicola nel sorvolare sulla critica teologica oltre ad alcuni cambiamenti, soprattutto nel finale. Infine non ha convinto il personaggio di Lyra che nell’adattamento diventa petulante e antipatica. Fortunatamente la saga ha avuto una trasposizione più che degna nell’ambito seriale realizzata da HBO.

Eragon

Eragon

Il film di Eragon (2006), tratto da Il Ciclo dell’Eredità di Christopher Paolini, è una guida a come NON si costruisce un film fantasy. Ambientato in un mondo inventato di stampo medievale, Eragon, un giovane contadino, scopre per caso un uovo di drago. Il ragazzo è destinato a diventare un cavaliere di draghi e sconfiggere il tiranno (interpretato da John Malkovich) che opprime il suo mondo. Il romanzo, molto classico nella sua struttura tipica da viaggio dell’eroe, poteva contare sulla forza dei suoi personaggi. Quello che fa l’adattamento invece è asciugare ulteriormente una trama già molto lineare e appiattire completamente i suoi protagonisti. Il Brom di Jeremy Irons ha un cartello con scritto “Obi-Wan Kenobi” appeso in fronte e sappiamo dal minuto uno che ci lascerà prima o poi. Arya di Sienna Guillory non ha nulla dell’elfa seria e coraggiosa del romanzo e sembra inserita solo perché una bella donna in un fantasy non guasta mai. Che dire poi di Eragon stesso? Non la migliore scelta di cast, dal momento che il semplice contadino dai capelli castani è diventato il biondo membro di una boyband degli anni 2000 che non ha ancora ben capito come si recita.

Sembra però che dovrebbe arrivare una serie TV per Disney+ basata sul Ciclo. Nel frattempo uscirà nei prossimi giorni un nuovo romanzo di Paolini con protagonista Murtaugh, il nemico-amico di Eragon.

I film e le serie imperdibili

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