Zack Snyder è stato invitato da Joe Rogan nel suo podcast e ne è uscita una chiacchierata fiume di più di due ore (come da consuetudine del format). I due hanno parlato di tutto: dalla forma fisica degli attori di 300, tutta ottenuta con l’allenamento e non con la CGI, al suo rapporto con i fan e con la critica. In questo articolo trovate un riassunto degli argomenti più interessanti affrontati tra i due.

300 e l’amore secondo Zack Snyder

Il regista ha trattato Sparta come se fosse un mondo a parte in 300. Un film che la Warner non voleva fare temendo la concorrenza con Troy. Zack Snyder ha spiegato che il suo approccio sarebbe stato completamente folle: con un uso intensivo del green screen, un cinecomic diverso da tutti gli altri e girato in economia in soli 16 giorni. Gli attori si sono dovuti allenare come atleti per ottenere quel fisico su cui, dice il regista, non è stata applicata alcuna CGI.

Nell’adattare il fumetto di Frank Miller il regista è rimasto affascinato dal rapporto tra i guerrieri. lo definisce il suo “film più gay”. Gli spartani erano affiatati come fratelli o come amanti. Solo in questo modo sarebbero stati disposti a morire per il proprio compagno di battaglia. L’amore come una forza fondamentale per i soldati perfetti è un passaggio caro al regista. L’ha inserito anche nella versione vietata ai minori di Rebel Moon, dove Kora viene incoraggiata dai soldati a trovare un amante ed essere così più brutale in battaglia avendo una ragione per cui combattere.

La versione vietata ai minori di Rebel Moon

Ci sono novità sulla versione di Rebel Moon vietatata ai minori, non una semplice versione estesa, dice, bensì un film tutto nuovo. L’uscita è prevista verso la fine dell’estate e avrà un rating TV-MA (il più alto per i prodotti della televisione). Come noto, la director’s cut era parte dell’accordo di produzione con Netflix. Girando in questo modo la parte uno e la parte due è come se avessero girato quattro film, prevedendo appunto le edizioni montate secondo la volontà del regista.

Per Snyder questa è la prova di come il modello di distribuzione (e produzione) di Netflix sia vincente. Attraverso dei calcoli, piuttosto discutibili, ha sostenuto che Rebel Moon ha avuto un successo maggiore di quello di Barbie in termini di persone che l’hanno visto. Trovate la notizia riportata qui.

Il film è un omaggio all’atmosfera del magazine Heavy Metal. Uno Star Wars più realistico, dice Zack Snyder. Intende una sorta di “crudo realismo” dove la violenza e il sesso sono più accesi e parte delle motivazioni dei personaggi. Non poteva realizzare la sua visione in una versione PG-13. Capisce però le esigenze del mercato. Così ha trovato l’accordo con Netflix come una soluzione brillante. La versione attualmente disponibile senza il divieto non rispecchia però appieno la sua visione.

Rebel-Moon-Parte-2-Sofia-Boutella

Lo stereotipo delle director’s cut di Zack Snyder

Se queste frasi vi sembrano parte dello stereotipo attribuito al regista è perché… in effetti è corretto. Zack Snyder è consapevole di come le director’s cut siano ormai parte della sua cifra stilistica. Inizialmente le ha fatte perché aveva trovato nel mercato home video un grande interlocutore per dare una seconda vita ai film. Con gli spazi sconfinati delle librerie delle piattaforme in streaming tutto questo diventa più semplice.

Sono stranamente famoso per le director’s cut. Sono sempre state una risposta per qualcosa che lo studio mi ha costretto a fare. Gli presentavo il film e mi dicevano di tagliare alcune parti che non gli andavano bene. ‘Il film è troppo lungo, violento… i focus group ci hanno detto che non vanno bene e che si devono togliere’. Così io le ho tolte. Poi sono andato nel negozio home video dall’altra parte della strada e gli ho detto: ‘volete un altro film in uscita? Perché io ho il materiale!’. Loro hanno risposto: ‘assolutamente!’. Perché all’epoca c’era un grande mercato per le director’s cut. Davano una seconda possibilità al film in home video, perché c’era un altro film, con materiale mai visto prima, da vendere.

Il rapporto con i critici

Zack Snyder fatica a ottenere consenso critico positivo in quasi tutti i suoi film. Rebel Moon è stato particolarmente massacrato. In passato aveva così commentato la questione:

Per qualche motivo, le reazioni ai miei film sono molto polarizzate, è sempre stato così. Non trovo che nel film ci sia del materiale che possa scatenare risposte così intense.

Da Joe Rogan ha detto anche di capire che i suoi film possano non piacere, ma di non comprendere come questi generino addirittura odio. È curioso di sapere come i critici prenderanno la sua nuova versione di Rebel Moon, dato che sarà ancora più folle e “una creatura tutta nuova“.

I fan tossici

Per certe persone non si tratta solo di un film, ma di una scelta di vita. […] Adoro che i fan provino così tanta passione“. Zack Snyder deve molto ai suoi fan, che gli hanno permesso di arrivare alla sua Zack Snyder’s Justice League sostenendo il progetto e racimolando mezzo milione di dollari in beneficenza per le associazioni di prevenzione del suicidio.

Comprende perciò i toni accesi del fandom perché spesso per queste persone, dice, i film sono come una religione. Anche lui prova cose molto simili.

Zack Snyder Knightmare batman v Superman

Batman deve uccidere

Uno dei temi che ha scatenato più dibattito tra gli “adepti” è la scelta di un Batman violento disposto ad uccidere. La sua idea, come noto, è netta: “Batman deve poter uccidere, se così non fosse il personaggio sarebbe irrilevante”. Come visualizzato da Frank Miller ne Il ritorno del cavaliere oscuro, il supereroe si può trovare in situazioni di vita o di morte, in cui non c’è alternativa tra uccidere un criminale o lasciare che lui uccida un innocente.

Se i fumetti sono i miti moderni, come sostiene il regista, allora devono affrontare anche queste situazioni con realismo. Batman ha un grande trauma alle spalle. Si sveglia, prende antidolorifici bevendo alcol. Questa è la sua vita ed è giusto mostrarla in questo modo per Snyder. Nella trinità Superman e Wonder Woman sono, a partire dal nome, l’archetipo del supereroe maschile e femminile. Batman è solo un uomo, come tale deve essere rappresentato.

La censura e il cinema di Zack Snyder

Vantandosi di avere storyboardato il pene del Dottor Manhatthan e di averlo fortemente voluto in Watchmen (“È un Dio che cammina sulla terra. È superiore a queste cose”), Zack Snyder ha parlato del suo rapporto con il sistema di rating. Sostiene di non capirne i criteri. Il PG-13 è una formula misteriosa ad Hollywood che lui non sa come comporre. La commissione che ha valutato Batman v Superman, ad esempio, non amava l’idea che Batman dovesse combattere Superman. La base stessa del film! Lì non poteva farci niente. Ha operato alcuni tagli, poi reinseriti nella versione estesa. La migliore delle due, secondo il regista.

La gavetta di Zack Snyder

Ha passato i primi 10 anni di carriera a fare spot e video musicali. Ha imparato a lavorare con efficacia in poco tempo, con pochi mezzi, sforzando la creatività. È stata una gavetta fondamentale che gli ha permesso di andare sul set del suo primo film (L’alba dei morti viventi) già consapevole dei suoi mezzi. Questi primi anni gli hanno insegnato a rispettare i tempi e il budget. È stato però il produttore Scott Stuber a dargli l’indicazione migliore: di non dimenticare di mettere dentro il film la sua personalità.

È questo, spiega in chiusura della conversazione, che il pubblico vuole. Non film prodotti con l’IA bensì opere in cui si può vedere la mano, l’artigianalità, di chi li ha fatti.

BadTaste è anche su TikTok, seguiteci!

I film e le serie imperdibili

Classifiche consigliate