Si chiudono oggi (alle 2 del mattino di mercoledì in Italia) le votazioni finali della 95 esima edizione degli Oscar: i membri dell’Academy hanno avuto cinque giorni per esprimere le loro preferenze tra i nominati, e nel frattempo hanno assistito alla consegna degli ultimi premi delle Guild (i premi della WGA, della ASC e della CAS), oltre agli Independent Spirit Awards.

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Noi di BadTaste.it seguiremo la cerimonia degli Oscar in diretta sul nostro canale Twitch e qui sul sito a partire dalle 23.30 di domenica sera 12 marzo, per tutta la notte.

Nell’attesa, stiamo analizzando tutti e 10 i candidati all’Oscar come miglior film attraverso la nostra serie Podcast “Film da Oscar” che potete recuperare qui.

La cerimonia, presentata da Jimmy Kimmel, si è già arricchita di una lunga serie di presentatori che calcheranno il palco del Dolby Theatre nel centro commerciale Ovation Hollywood. Ecco la lista attuale:

Florence Pugh, Halle Bailey, Andrew Garfield, Antonio Banderas, Elizabeth Banks, Jessica Chastain, John Cho, Hugh Grant, Danai Gurira, Salma Hayek Pinault, Nicole Kidman, Sigourney Weaver, Riz Ahmed, Emily Blunt, Glenn Close, Jennifer Connelly, Ariana DeBose, Samuel L. Jackson, Dwayne Johnson, Michael B. Jordan, Troy Kotsur, Jonathan Majors, Melissa McCarthy, Janelle Monáe, Deepika Padukone, Questlove, Zoe Saldaña, Donnie Yen.

Altri presentatori verranno annunciati nei prossimi giorni. Lenny Kravitz salirà sul palco per accompagnare il segmento In Memoriam.

Come si votano gli Oscar

Sono oltre 9,500 i membri dell’Academy che hanno diritto a votare agli Oscar. Per le nomination, i membri della maggior parte delle categorie possono votare solo per le rispettive categorie, mentre per la premiazione finale tutti i membri dell’Academy votano per ogni categoria.

In quasi tutte le categorie, i membri dell’Academy votano per un film a loro scelta tra quelli che hanno ricevuto la nomination. Mentre per la categoria miglior film questa regola non può valere: questo perché, con 10 nominati, un candidato potrebbe vincere anche solo ottenendo più del 10% dei voti. Ecco quindi che si è scelto di utilizzare un metodo che premi il film con il maggiore consenso generale.

Come funziona il voto preferenziale per votare il miglior film

Secondo il metodo preferenziale, i film nominati vengono messi in ordine di preferenza dal primo all’ultimo: ecco quindi che il più delle volte un film non vince l’Oscar grazie ai numeri veri e propri, ma al consenso generale.

L’agenzia che si occupa di certificare gli Oscar, PriceWaterhouseCooper, inizia conteggiando tutti i film che sono stati piazzati al primo posto dai membri votanti dell’Academy: se uno ottiene più del 50% delle preferenze, vince automaticamente, ma è altamente improbabile che ciò accada al primo turno.

Se non c’è un vincitore alla prima conta, i responsabili guardano le pile di schede dei nominati e scartano la più piccola (quella cioè del film meno presente al primo posto delle classifiche dei votanti). Poi riguardano tutte le schede di quella pila, e si concentrano sul secondo film che ha ricevuto il voto più alto, mettendo le schede nelle varie pile.

Esempio: se in una scheda il secondo film “preferito” è Top Gun: Maverick, questa finirà nella pila di chi aveva selezionato il film come preferito sin dall’inizio. Le pile rimaste, quindi, si arricchiscono anche di “seconde scelte”. A questo punto PwC riconta i voti e controlla se un film ha superato il 50% dei voti. Se nessuno lo fa, si procede con un ulteriore passaggio (raramente, comunque, si fanno più di 3 passaggi): la pila con meno voti viene messa da parte, e i film con il voto più alto (escludendo i due film scartati) vanno nelle rispettive pile. A ogni passaggio, il film con meno voti viene eliminato e i suoi voti andranno al film con il voto più alto in ciascuna scheda.

È come se il sistema continuasse a chiedere: “Quale di questi cinque film preferisci? Quale di questi quattro film preferisci?” ecc.

All’interno del sistema preferenziale sono previsti una serie di spareggi che impediscono che la situazione finisca in stallo. Spesso capita che il film che aveva il maggior numero di “prime posizioni” (ma non abbastanza per superare il 50% al primo turno) sia anche quello che, nelle schede in cui non era al primo posto, finisce al secondo o al terzo, arrivando poi comunque a vincere l’Oscar. Ma non è scontato che vada così: un altro film potrebbe superare la soglia del 50% grazie alla ridistribuzione, se per esempio ha un grandissimo numero di “N. 2” o “N. 3” sulle schede, ma pochi “N. 1”.

Trovate tutte le notizie sugli Oscar nella nostra scheda.

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