In occasione dell’uscita di I am Gotham, prima raccolta in volume della serie Rinascita di Batman firmata da Tom King, Mikel Janin e David Finch, lo sceneggiatore ha ripercorso i suoi primi mesi alle prese con questo incarico prestigioso, a cominciare da uno dei nuovi personaggi da lui introdotti: Gotham Girl.

 

Batman vol. 1, copertina di David FinchÈ qui per restare. Sarà presente in tutti i tre archi narrativi che stiamo realizzando, I am Gotham, I am Suicide e I am Bane. È il motore dietro tutto questo, ma sfortunatamente sarà fuori di sé per la maggior parte della narrazione: è caduta vittima della paura, infettata dallo Psico-Pirata. Dovrà riuscire a ritrovare il controllo, e l’unico che potrà aiutarla in questo senso sarà proprio lui. Quindi, per salvare Claire – l’ultimo frammento di speranza, come visto nel numero #1 – Batman dovrà trovare lo Psico-Pirata, e la sua missione lo porterà direttamente tra le grinfie di Bane.

Alla fine del numero #5, inoltre, Claire ha una premonizione secondo cui sposerà Duke e ucciderà Batman. È una storia molto vasta, e lei giocherà un ruolo importante. Non voglio pormi alcun limite, perché sarà il filo rosso che guiderà tutto il mio ciclo su Batman.

Grant Morrison diceva bene: durante la tua gestione devi dare a Batman una morte e poi una nascita. Gli abbiamo dato una nascita, nel numero #1, ed eventualmente gli daremo una morte.

 

Il discorso si è poi spostato sull’inatteso antagonista di questo primo arco narrativo:

 

Batman vol. 1, anteprima 01Non lo vedo come un cattivo di serie C, ha giocato un ruolo importante in Crisi sulle Terre Infinite. Fu in quella storia che lo incontrai la prima volta, ed è lui che uccide Barry Allen! Ha avuto un certo peso nell’Universo DC per molti anni.

In seguito, sempre Grant Morrison lo ha introdotto nel suo Animal Man, rendendolo l’unico personaggio di tutta la continuity DC in grado di ricordarsi del Multiverso e di quanto avvenuto in precedenza. Quindi possiede questa duplice caratteristica: ha avuto un ruolo chiave in un grandissimo crossover e ha una memoria bizzarra.

È un gran personaggio, ma anche un buono a nulla: è un signor nessuno, una persona orribile, ma perennemente manipolata.

Dopo l’uscita della serie TV Jessica Jones, credo che tutti si siano resi conto della pericolosità dell’Uomo Porpora, dell’idea che una persona in grado di controllare le menti potrebbe controllare il mondo. Questo è ciò che lo Psico-Pirata può fare, usarlo non è stata una scelta difficile.

 

King ha poi parlato della responsabilità di scrivere le storie di Batman, un personaggio con più di settantacinque anni di vita editoriale e tantissimi bei racconti alle spalle.

 

Batman vol. 1, anteprima 02Ci sono diverse cose da tenere in considerazione. Prima di tutto, se non lo scrivi con onestà, e lo fai per te stesso, non ha senso farlo. Tutti conoscono Batman, ma non il mio Batman. Il Batman raccontato da un tizio che era nella C.I.A. e che ha visto cose folli, tristi, assurde e meravigliose facendo questa esperienza di vita. Tutto ciò ne farà parte, lo infonderò nella mia storia.

Inoltre, puoi usare questi settantacinque anni di storia pregressa per rendere fantastica quella che stai scrivendo: tutto ciò che è stato fatto prima non è una debolezza del personaggio, ma un punto di forza. Puoi continuare a costruirci sopra. Ti permette di avere una sequenza con Kite Man – una singola scena nel numero #6 – qualcosa di stupendo e davvero divertente, perché Kite Man è un personaggio di trent’anni fa che i fan ricordano bene. Prendi tutto questo e fai in modo che funzioni per te.

Per me [il più grande punto di forza di Batman] è la sua mortalità. L’idea che possa morire, che sia umano. C’è qualcosa di Superman e Wonder Woman che mi dà la sensazione che loro ci saranno sempre. Se guardi a Terra Prima cento anni nel futuro, vedrai che loro due ci saranno ancora. Ma Batman è come noi, giusto? Può morire. Insito in lui c’è questo fattore di rischio, e ogni volta che esce di notte, in missione, affronta la morte e trionfa su di essa. Tutto ciò, secondo me, lo rende il personaggio più umano dell’Universo DC: l’idea che non sia un dio, ma che viva tra gli dèi e cerchi sempre di dare il massimo.

 

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Fonte: DC Comics